Cultura e Spettacoli

Al cinema "Remember", una caccia al nazista

Un thriller senile che non è solo il racconto hitchcockiano di una vendetta ma una preziosa riflessione sul valore del ricordo

Al cinema "Remember", una caccia al nazista

Presentato allo scorso Festival di Venezia, arriva in sala il film "Remember" del regista armeno naturalizzato canadese Atom Egoyan. Il topos narrativo al centro della pellicola è quello della caccia a un criminale nazista, il che fa sì che durante la proiezione si sentano suggestioni da altri film. Siamo in una clinica privata per anziani. Zey (Christopher Plummer) è un novantenne rimasto vedovo da pochi giorni, soffre di demenza senile ed ha in Max (Martin Landau), un coetaneo costretto sulla sedia a rotelle, il suo unico amico. I due, che hanno condiviso un periodo tragico, quello dell'orrore di Auschwitz, decidono che prima di morire sia necessario vendicare le proprie famiglie trovando il loro aguzzino, arrivato settant'anni prima in America e riparato sotto falso nome. Zey è il prescelto per compiere un viaggio che lo porti a identificare quale tra quattro sospettati sia l'ex SS. Per ovviare ai continui smemoramenti di cui cade preda, l'anziano ha addosso una lettera in cui Max gli descrive lo scopo della missione e gli indica passo dopo passo il piano da osservare per portarla a termine. Armato di tali istruzioni, Zey va alla ricerca di un regolamento di conti che possa fargli seppellire per sempre il passato.
Il corpo centrale del film ha le sembianze di un road movie tra America e Canada dalla regia asciutta e dalla struttura narrativa pulita e lineare. E' un incedere dal taglio classico e impeccabile quello che condurrà il sopravvissuto alla Shoah alla sconvolgente rivelazione che lo attende una volta alla meta. L'uomo, la cui determinazione trae forza dal dolore per le atrocità subite, oscilla costantemente tra lucidità e spaesamento. E' impossibile non provare tenerezza per lui e ci sono momenti nel girato in cui il personaggio è in grado addirittura di strappare qualche risata nonostante il tema triste del suo peregrinare.
"Remember", che richiama non solo nel titolo il celebre "Memento" di Christopher Nolan, affronta in maniera tradizionale e con fredda precisione il tema della vendetta, critica con sarcasmo la libera circolazione delle armi in USA ma, soprattutto, è una riflessione sull’inaffidabilità dei ricordi e sulla relatività di verità e finzione. Strutturato come un lungo preambolo, è un film disseminato di tracce che introducono ad uno choc finale: una rivelazione tanto spiazzante quanto sconvolgente.

Non capita spesso di assistere a un coup de théâtre così ben architettato e soddisfacente.

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