Giro d'Italia

Cinque Terre, Menchov si prende crono e maglia

Il russo domina la cronometro davanti a Leipheimer e Garzelli. Il Giro è riaperto. Ora il corridore della Rabobank è primo in classifica: Di Luca a 34", Leipheimer a 40", Pellizzotti a 2'. Basso insegue a 3'

Cinque Terre, Menchov 
si prende crono e maglia

Riomaggiore - Non è stata una Passeggiata dell'Amore, il sentiero da fare mano nella mano tra Riomaggiore e Manarola. E' stata un'ora e mezza sudata tutta, fino in fondo. Da Sestri Levante a Riomaggiore. Spingendo a fondo in salita e rischiando il rischiabile in discesa. Denis Menchov ha dominato la cronometro delle Cinque Terre. Una prova che rispetto alle classiche contro il tempo nei 61 km previsti non ne ha nemmeno uno in pianura. Due salite e due discese con 600 curve. Menchov, 31 anni da compiere il 25 agosto, dimostra ancora una volta (dopo l'Alpe di Siusi) di essere il più forte grimpeur del Giro. Per il capitano della Rabobank arriva la maglia rosa con dedica allo spagnolo Horillo: il compagno di squadra gravemente ferito nella tappa di Bergamo. Danilo Di Luca, come previsto alla vigilia, si sfila il simbolo del primato, dopo 8 giorni pedalati in rosa. L'abruzzese chiude con un molto onorevole sesto posto, cede 1'54", scivola a 34" in classifica generale e promette: "Voglio riprendere la maglia al più presto".

Alle spalle di Menchov Oltre a Di Luca è in corsa per vincere il Giro lo statunitense Levi Lepheimer. Il "capitano" di Lance Armstrong e numero uno dell'Astana perde soli 20 secondi dal russo nuovo leader della corsa e in classifica si posiziona al terzo posto: a 40" dal primato. La rosa dei papabili è ristretta ad altri tre corridori. Carlos Sastre, con il vincitore del Tour che si piazza 11esimo nella crono e scivola a 2'52", più il duo della Liquigas. Franco Pellizzoti e Ivan Basso si scambiano i ruoli. Il varesino, più forte a cronometro, paga con un ottavo posto contro il tempo (ora è a 3' in classifica) superato dal compagno che invece si piazza quinto e in classifica paga 2 minuti a Menchov.

Ma in casa Liquigas le gerarchie saranno definite solo dalla strada: chi arriva davanti comanda.

Commenti