Roma

Clandestini, ecco come la fanno franca

Extracomunitari clandestini camuffati da dipendenti aeroportuali, a volte con tanto di divisa, che appena scendono dall’aereo tentano confondendosi tra i passeggeri e gli operatori aeroportuali di far perdere le proprie tracce. A volte riuscendo a saltare come fossero lepri quei 4 metri di rete e filo spinato della recinzione aeroportuale che li separa dal territorio italiano. È questa l’ultima frontiera dei clandestini che tentano di entrare in Italia. Questo l’escamotage adottato da qualche mese a questa parte all’aeroporto di Fiumicino da albanesi, marocchini, turchi e algerini che cercano di compiere il viaggio della speranza, con l’illusione di riuscire a cavarsela e a restare nel Belpaese, soprattutto senza dover pagare, come accade normalmente, nessuna organizzazione criminale che gli faccia da intermediario. A confermarlo sono i casi come questi registrati dalla Polaria. Al punto tale da indurre gli stessi dirigenti e gli 007 dei servizi segreti a cambiare metodi investigativi. Solo a dicembre, infatti, di vicende simili se ne sono registrate almeno 4, ma è probabile che se ne siano verificate di più. A volte anche a rischio di mettere a repentaglio la sicurezza aerea. In un recente caso di questi, infatti, avvenuto a Fiumicino nella tarda serata, addirittura è stato necessario bloccare un aereo in procinto di decollare dalla pista numero 25 dello scalo romano, quella perpendicolare al mare, perché un algerino, con tanto di gilet fosforescente, come quelli indossati dagli addetti di rampa, stava cercando di fuggire verso la recinzione confinante con il mare. L’uomo è stato bloccato in tempo, arrestato e rispedito a casa. Qualche giorno dopo è stata la volta di due passeggeri algerini. Appena calate le scalette dell’aereo proveniente da Damasco i due, indossando i tipici fratini di colore giallo fosforescente, per tentare di confondersi con gli addetti aeroportuali che per motivi di sicurezza hanno gli stessi gilet dai colori sgargianti, sono fuggiti tra le piste, riuscendo a raggiungere persino il suolo oltre frontiera, dopo avere attraversato la Roma-Fiumicino, la Portuense, all’altezza del centro commerciale Parco Leonardo. La loro fuga però non è durata più di mezz’ora. Poi gli uomini della Polaria, con l’ausilio dell’elicottero, li hanno bloccati, ma solo dopo che i due erano riusciti a scavalcare la recinzione con tanto di filo spinato.

Neanche una settimana dopo è stata la volta di un altro passeggero di nazionalità egiziana: appena atterrato l’aereo Alitalia proveniente da Algeri, sempre indossando un gilet da «aeroportuale» ha tentato la fuga dallo scalo attraverso una pista, cercando di raggiungere e scavalcare la rete di recinzione del perimetro, ma è stato sorpreso dagli addetti della sicurezza di Adr e consegnato alla Polaria.

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