Coca-Cola, padiglione "eco": dopo Expo diventerà impianto sportivo

Partita la costruzione della struttura che sarà caratterizzata da uso di legno e vetro. Cascate d'acqua sulle quali saranno proiettati video e animazioni. Realizzata sulle dimensioni di un campo da basket, potrà essere riutilizzata in città dopo l'Esposizione Universale

Coca-Cola, padiglione "eco": dopo Expo diventerà impianto sportivo

Legno, vetro e acqua per raccontare un modello di promozione di stili di vita attivi, l’alimentazione equilibrata, l’innovazione di prodotto e la protezione dell'ambiente. Così Coca-Cola ha presentato il Padiglione corporate con cui sarà presente a Expo Milano 2015. E che, finita l'Esposizione, potrà essere riutilizzato diventando uno spazio per lo sport in città, perché è stato progettato sulla base delle dimensioni di un campo da basket.

Lo spazio della storica bevanda di Atlanta si trova vicino al Padiglione Italia e alla Lake Arena: è un parallelepipedo alto 12 metri con una superficie di 1.000 metri quadrati, ha due piani, una piazza a tripla altezza ed è composto da elementi modulari e realizzato con materiali ecosostenibili in un'ottica completamente sostenibile (bastano cinque container per trasportare tutto il materiale di costruzione nel sito).

Il progetto, realizzato dall'architetto Giampiero Peia, riproduce nelle pareti esterne, in vetro e legno, il logo Coca-Cola e la silhouette di Contour, la storica bottiglia in vetro che nel 2015 compirà 100 anni. L'ingresso e l'uscita - privi di chiusure - sono caratterizzati da cascate d'acqua su cui sono proiettati maxi-video e animazioni. La copertura è realizzata con la piantumazione di vegetazione adatta al clima di Milano, con irrigazione ridotta, niente manutenzione e in grado di ridurre il surriscaldamento dell'ambiente interno. Il progetto è studiato per ridurre al minimo i consumi energetici: illuminazione, raffrescamento e riscaldamento. La costruzione del Padiglione è partita il giorno della presentazione e Coca-Cola ha previsto un timing che prevede l'ultimazione della struttura a febbraio, gli allestimenti a marzo e i test ad aprile.

Coca-Cola, che di Expo 2015 è anche official soft drink partner, "non poteva perdere l'occasione di partecipare. C’è un forte legame fra Coca-Cola ed Expo sia per la formula dell’Esposizione Universale sia per il tema portante: Coca-Cola è sempre stata naturalmente portata per gli eventi che aggregano le persone, e l’Esposizione Universale è un esempio eccellente”, ha detto Kim Alexander, general manager di Coca-Cola per Expo. "Da sempre ci impegniamo - ha aggiunto -per l'innovazione e per promuovere e proteggere le risorse ambientali perché ogni anno acquistiamo tonnellate di caffe, te e zucchero e il nostro business dipende da una filiera sostenibile".

"Siamo molto legati all'Italia - ha aggiunto la country manager di Coca-Cola Italia, Evguenia Stoichkova -, abbiamo iniziato l'attività a Roma nel 1927 con gli impianti di imbottigliamento..." e ha ricordato che nel nostro Paese opera con sei stabilmenti con 2.300 dipendenti ed è fra le prime dieci aziende nel cettore del food and beverage.

"Coca-Cola interpreta lo spirito che stiamo chiedendo - ha detto Giuseppe Sala, commissario unico di Expo 2015 -, il Padiglione racconta la storia di questo marchio che ha sposato anche una ricerca nel campo della sostenibilità ambientale e dell'educazione ad un'alimentazione sana. Per questo motivo siamo certi che quella di Coca–Cola sarà una partecipazione articolata e di valore, in grado di fornire un valido sostegno allo sviluppo dei temi al centro dell’attenzione di Expo Milano 2015. Insieme offriremo uno sguardo fresco e interessante sul futuro dell’alimentazione".

"E' un padiglione - ha spiegato il vice sindaco di Milano Lucia De Cesaris - che viene realizzato nel pieno spirito di Expo, cercando di fare strutture riciclabili, ecocompatibili, e con una seconda vita. Coca Cola ci ha chiesto di lavorare con noi per poter pensare a questa seconda vita connessa all'ipotesi dello sport e a un luogo in cui ricollocarlo. Dobbiamo vedere il sito Expo nel futuro anche come possibilità di continuazione e recupero di alcune proposte che ci vengono fatte".

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