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Il Colle: "Salvaguardare continuità istituzionale" Pd e Udc : "Ma ora serve un nuovo esecutivo"

Napolitano: estraneo alle discussioni, salvaguardare la continuità. Bersani: "Il governo non c'è più. Noi simo pronti a un esecutivo di transizione". Casini: "Escludo qualsiasi sostegno a questo governo, siamo un partito di opposizione"

Il Colle: "Salvaguardare continuità istituzionale" 
Pd e Udc : "Ma ora serve un nuovo esecutivo"

Roma - "Salvaguardare la continuità istituzionale". Questo il messaggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nell’incontro avvenuto su loro richiesta con il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, la presidente del gruppo al Senato, Anna Finocchiaro, e alla Camera, Dario Franceschini, hanno illustrato l’esigenza già sollevata alla Camera di un confronto in parlamento sulla situazione politica. Nel corso del colloquio il presidente della Repubblica ha messo in evidenza come ritenga doveroso restare estraneo al merito di discussioni e decisioni interne ai partiti. Egli non può invece non richiamare la necessità di salvaguardare la continuità della vita istituzionale, nell’interesse generale del Paese.

Bersani: "Il governo non c'è più" "È sempre difficile dire quanto possa durare la respirazione artificiale, ma il governo non c’è più. Le cose dette fin qui dalla maggioranza, nelle sue varie anime, dimostrano che bisogna guardare la realtà. Non si può sperare di galleggiare con falle così evidenti nella barca". Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani rilancia "una fase di transizione per poi andare al voto in una logica bipolare" dopo le parole del presidente della Camera, Gianfranco Fini. Legge elettorale, misure economiche e sociali per il paese, norme anticorruzione sono gli oggetti della piattaforma di un governo di transizione, che il Pd propone alla luce della rottura dentro il Pdl. "La maggioranza prenda atto della sua crisi - afferma Bersani - questa è la sostanza e bisogna andare fino in fondo. Se si riflette di una fase nuova siamo pronti a sostenere una transizione. Poi ognuno fa la sua proposta al Paese, in una logica bipolare". Un governo di transizione che potrebbe anche chiudere la partita del federalismo a patto che, spiega il leader Pd, ci sia un confronto: "Noi abbiamo la nostra piattaforma e siamo pronti a discuterne".

Premier in parlamento Bersani ha chiesto a Berlusconi di presentarsi subito in parlamento, dopo la rottura ufficiale con Fini. "In queste ore succedono fatti di assoluto rilievo politico e istituzionale che meritano di esser valutati subito, all’apertura dei lavori", ha detto il leader del Pd intervenendo in aula. "Sono fatti evidenti e non possono essere aggirati o elusi", ha aggiunto, "il capo del governo certifica in modo solenne la frattura incomponibile nel maggior partito di maggioranza". "Il presidente del Consiglio ha sfiduciato il presidente della Camera arrogandosi un potere non suo, il presidente della Camera è di tutti anche di quelli che non l’hanno votato", ha sottolineato. Il parlamento deve tornare a essere la casa della discussione democratica". Dunque, "il presidente del Consiglio venga in parlamento a spiegarci e consentire di discutere". 

L'Idv: riferire alle camere "Dopo l’ufficio di presidenza del Pdl di ieri e le dichiarazioni di Cicchitto in aula di questa mattina, si è aperta di fatto una crisi di governo". Lo afferma Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera. "Cercare di ridurre tutto a un litigio personale -prosegue Donadi- è un tentativo ridicolo e offensivo per il paese che invece ha bisogno di capire se una maggioranza e un governo ci sono e intorno a quale programma". "Per questa ragione Berlusconi venga immediatamente alle Camere. Sarebbe un atto di intollerabile irresponsabilità -conclude il deputato Idv- lasciare il paese nell’oblio per più di un mese".

Cesa: spettacolo indecoroso Anche il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, usa toni molto duri: "Lo spettacolo di queste ore è veramente indecoroso e oggi i cittadini moderati dovrebbero riflettere su quanto hanno denunciato due anni fa Casini e l’Udc. Ecco, è questo il miracolo di Berlusconi".

Casini: "Nuovo governo" L’Udc esclude "qualsiasi sostegno" al governo Berlusconi in parlamento, ed anzi rilancia la proposta di un diverso esecutivo, un "governo di responsabilità nazionale". Lo ha detto il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini. "Escludo qualsiasi sostegno a questo governo - ha detto Casini - siamo un partito di opposizione; come potremmo sostenerlo?. Noi abbiamo invece avanzato nei giorni scorsi una proposta ben precisa alla luce del sole - ha ricordato il leader dell’Udc - e cioè quella di un governo di responsabilità nazionale. Il trasformismo parlamentare è uno dei fenomeni peggiori in politica, e per noi fare da tappabuchi sarebbe umiliante, e francamente nessuno ce lo ha chiesto. Noi ci acconteteremo - ha insistito - di un altro governo, che chi ha sbandierato finora l’autosufficienza ammettesse che non esiste. Servirebbe una responsabilità nazionale e anche un rapporto diverso con le opposizioni". Casini ha pure escluso una campagna acquisti da parte del governo verso singoli parlamentari dell’Udc: "I nostri parlamentari sono del tutto immunizzati. Il nostro è un gruppo ampio e vaccinato; chi è venuto con noi, infatti, sapeva bene che non c’era il potere".

"Indecente campagna acquisti" "In queste ore in parlamento è in corso un`indecente campagna acquisti". Lo dichiara Antonio De Poli, portavoce nazionale dell’Udc, denunciando i tentativi da parte del Pdl e dei neonati gruppi di finiani di inglobare parlamentari centristi per ingrossare le proprie file.

De Poli consiglia "a tutti di non perdere il senso della misura e di mantenere un comportamento serio e responsabile poiché le conseguenze potrebbero gettare grave discredito sulle istituzioni e generare effetti davvero spiacevoli". 

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