Roma

Comiche confessioni d’attore tra provini e corsi di dizione

Confessioni di un attore brillante afflitto da disturbi psicosomatici. Dopo il successo della scorsa stagione, torna in scena a grande richiesta al teatro Sette Zadriskie point scritto, diretto e interpretato da Marco Zadra nel quale il comico ripercorre le tappe fondamentali del suo percorso accidentato verso l’essere artista. Tra attacchi di panico, distonie neurovegetative e farmaci dai nomi improbabili ecco riproposti, in un’ora e mezza di assoluto divertimento, 20 anni di attività teatrale. Il tutto in una formula vivace e colorata che evita accuratamente le trappole e le insidie dell’abusato «one man show». Traumi infantili (quanti danni ha fatto il libro Cuore…) e lezioni di dizione (gli esilaranti annunci di Trenitalia in tutti i dialetti), un tg per sordomuti e una irresistibile cena a lume di candela tutta recitata coi nomi dell’atlante geografico (il pezzo migliore dello spettacolo), cartoni animati e favole (c’è anche una Biancaneve baciata dal Principe azzurro), nevrosi e autostima, un tango disarticolato tutto da ridere, motteggi, improperi d’antan e una suonata al pianoforte che omaggia le comiche prima del magico finale. Dinamico, versatile ed elegante, Zadra si cuce addosso uno spettacolo pieno di trovate e punteggiato di citazioni cinematografiche a partire dal titolo che trasforma il film di Antonioni in un jazz-café. Storia di un attore condannato al sorriso, Zadriskie point è un surreale viaggio nelle dinamiche interne di un uomo-personaggio impegnato a portare in scena genio, follia e talento.
Sul palco, impegnati in travestimenti e macchiette recitano anche Tiko Rossi Vairo, Antonella Salerno, Andrea Buffa, Barbara Marzoli e Gianluca Mandarini.


Repliche fino al 3 febbraio.

Commenti