Cronaca locale

Confapi: per la ripresa puntare su piccole imprese e artigiani

Valvason: "Prendiamo esempio da altri Paesi europei, il manifatturiero è un settore cruciale"

Puntare sui piccoli e sugli artigiani. «Oggi più che mai Milano deve puntare sull'industria manifatturiera e su tutte quelle piccole e medie imprese che, nonostante la crisi, hanno trovato la forza e le idee per reagire cambiando i prodotti, il modo di produrre e la struttura stessa delle imprese e che ora sono in sofferenza perché la ripresa è ancora debole» dice Stefano Valvason, direttore generale di Confapi Milano (l'associazione che rappresenta 3.000 piccole e medie industrie di Milano, Monza, Lodi e Pavia), commentando i risultati emersi dal rapporto annuale «Milano Produttiva», realizzato dall'Ufficio studi della Camera di Commercio di Milano, che registra nel settore manifatturiero una contrazione della produzione dell'8,8. E aggiunge: «Prendiamo esempio da quei Paesi, come la Svizzera o l'Austria, che hanno recuperato competitività rilanciando i loro sistemi produttivi con fiscalità di vantaggio e incentivi mirati».
Nonostante l'indagine evidenzi un trend positivo in merito alla nascita delle imprese, andamento che si sta stabilizzando nel corso del primo trimestre del 2010, secondo Confapi è necessario che l'industria non venga abbandonata a se stessa. «Gli imprenditori - continua Valvason - negli scorsi mesi hanno fatto ricorso all'autofinanziamento, passato da un valore negativo al +5%. Ora le aziende, a corto di risorse, stanno ristrutturando e i tagli più consistenti riguarderanno proprio il personale».

Per Confapi Milano servono «quindi misure urgenti in materia di politica di rilancio della produzione, di sicuro in direzione opposta agli annunciati tagli agli incentivi per le imprese».

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