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Il consiglio utile

I vermi intestinali sono parassiti interni molto frequenti nel cane e nel gatto, soprattutto nei cuccioli perché molti di questi possono passare la barriera placentare ed essere trasmessi direttamente dalla madre. Si tratta, per la maggior parte delle volte, di ascaridi che si possono vedere a occhio nudo e hanno l'apparenza di sottili spaghetti cotti. Ci sono poi moli altri tipi di parassiti intestinali, diversi dagli ascaridi, ma sempre appartenenti alla categoria dei cosiddetti vermi «tondi». Ancilostomi e tricocefali sono i più frequenti e sono molto più aggressivi dei primi nei confronti della mucosa intestinale. Questi ultimi due non si vedono a occhio nudo ma solo al microscopio per cui non bisogna mai fidarsi solo della vista.

C'è poi un altro genere di vermi intestinali che colpisce con maggiore frequenza il gatto rispetto al cane. Si tratta della tenia, detto anche verme solitario. Questo è un ospite obbligato delle pulci dalle quali viene trasmessa al gatto (o al cane) ed è visibile talvolta a occhio nudo come una specie di chicco di riso bollito e schiacciato che si vede attaccato al pelo dell'ano. Se il gatto ha la tenia ha obbligatoriamente anche le pulci, per cui qualunque trattamento contro il verme intestinale è destinato a fallire se contemporaneamente non si fa piazza pulita dei parassiti che infestano la cute.

Un'annotazione d'obbligo. Tutti questi parassiti sono specie specifici, quindi non infestano l'uomo. Nessun pericolo dunque per i bambini, se si eccettua qualche rarissimo caso della cosiddetta «sindrome da larva migrante» di cui non val la pena scrivere, proprio perché si tratta di pochissimi casi al mondo prevenibili peraltro con un minimo di igiene.

Qualcuno pensa di risolvere il problema dei vermi intestinali facendo un trattamento all'anno con vermifughi ad ampio spettro, ma si tratta di una pratica sbagliata, perché ci sono altri parassiti intestinali, come i coccidi e la giardia (che sono protozoi), che non rispondono a questi farmaci.

Quello che invece è molto utile fare è un esame coprologico completo una volta l'anno eseguito su tre campioni di feci raccolti in tre giornate diverse.

In questo modo ben difficilmente qualche parassita sfuggirà all'analisi microscopica e, se è presente, si potrà fare un trattamento mirato senza andare a casaccio, pratica che in medicina è ben poco proficua.

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