Cronache

Una Consob per il pallone

Caro Massimiliano, più si va avanti con le rivelazioni e più diventa di grande evidenza il problema dei controlli nel calcio (quali?) come in qualunque altra attività che ha come dominus il Dio denaro. È di assoluta evidenza infatti, che la Federazione Italiana Giuoco Calcio non è più in grado (da sola e/o con l’aiuto della giustizia ordinaria) di recitare il ruolo del vigile. Il controllore ed il controllato non sono più per questi tempi, urge la creazione di autorità ad Hoc in grado di vigilare «in tempo reale» su tutto quello che accade nel mondo del calcio italiano.
La necessità è quella di avere un’Authority indipendente impegnata 24 ore su 24 a controllare il ruolo dei tesserati, dei dirigenti e dei Presidenti.
Cioè a dire, bisogna staccare la parte finanziaria dalla casa madre federazione. Immagino che questa soluzione faccia paura alla federazione stessa ed a tutti i suoi attori perché così facendo si staccherebbe la marmellata e li rimarrebbero solo «le cose sportive».
Pazienza amici, con una Federazione così non si può più andare avanti. Basta leggere le parole del sig Bellavista riprese on line da un quotidiano: il sig. Antonio Bellavista (ex giocatore del Bari) afferma: «Facevamo solo delle puntate sulle partite, cose tra ex compagni. È vero tra i calciatori c'è un sistema di informazioni sotterranee: ogni domenica si sa quali sono i giocatori che, soprattutto nelle serie minori, sono in difficoltà, che non prendono lo stipendio e magari, ecco, per questo scendono in campo meno sereni...».
Quindi, riduzione delle società professionistiche ed Authority (in contatto quotidiano con tutte le società di scommesse) che controlla tutti i movimenti delle società e dei tesserati costantemente. Tanto per intenderci una Consob del calcio in contatto con tutte le società per le scommesse...
Questa è cosa politicamente «super scorretta» dire alla Figc che non deve più essere e fare la Figc nel settore finanziario.
Ma è qui che si giuoca la partita.
Per migliore comprensione della proposta di un «Authority» nel calcio potrebbe essere interessante fare un veloce parallelismo con la Consob.
La Consob ha poteri per intervenire tempestivamente qualora ci siano delle anomalie sulle quotazioni delle azioni dovute ad eventi «particolari» che determinano delle variazioni significative sul prezzo delle azioni.
Le motivazioni possono essere sia per agenti endogeni che esogeni.
Quindi si interviene a tutela dei risparmiatori ed investitori che sono in possesso di quel particolare titolo e sia a tutela del mercato inteso nella sua totalità ormai internazionale e non più solo nazionale.
Il calcio ormai è la stessa cosa!
È come se in guerra tu vai con il fucile della prima guerra mondiale, mentre il tuo avversario usa le armi dei Navy Seal.
Credetemi è la stessa cosa, la Figc deve mollare l’osso! Deve innovarsi e non più procedere con i tempi ed i modi da paleolitico nel settore finanziario.
Il mondo vive di denaro e le scommesse esistono da sempre. Questo tipo di reati ci sono e ci saranno sempre, perché questa è l’indole dell’uomo. Non di tutti certo, ma di alcuni sicuro.
Il mondo delle scommesse è ormai planetario e si è evoluto al punto che le società leader hanno fior di matematici che ci lavorano.
Ultimo, ma non certo meno importante, momento di esame del fallimento del sistema calcio attuale è il concetto di Responsabilità oggettiva delle squadre nei confronti delle male fatte dei tesserati.
Il concetto è datato, non più percorribile e pure fallato.
Come abbiamo già avuto modo di dire alla base del sistema calcio ci sono i soldi tanti soldi. Soldi delle società e denari dei cittadini che anche se le società non sono quotate in borsa sono delle società molto particolari.
Sostenere oggi che se un tesserato «si vende» una partita la responsabilità cade sulla società è assurdo non solo perché il presidente non è più in grado di seguire tutto e secondo perché il contribuente tifoso non ne può nulla e lui paga.
Nell’anno di grazie 2011 il problema non si può scaricare sulla singola società calcistica, ma ricade su tutto l’impianto sul quale si basa il sistema calcio.
Della serie la colpa è di tutti e non più solo della singola società anche se chi commette il reato è un suo tesserato. Basta con le ragioni ex post! Il sistema deve essere in grado di prevenire prima ancora che reprimere. E se vuole prevenire bisogna dotarsi di una authority estremamente forte e ben organizzata che sia in grado di punire subito chi si vende la partita. Quella della responsabilità oggettiva è una farsa che aiuta ad auto alimentare lo status quo della Figc. Della serie tutto rimane uguale per punire la società singola.

Punendo la società si tutela il sistema calcio.
E vissero felici e contenti!

Commenti