Contro l'effimero Basta essere sempre se stessi

I modelli al polso rispecchiano la filosofia dell'alta moda: all'esibizionismo smaccato è contrapposta la classicità

Fabrizio Rinversi

Aggiungere argomentazioni sul mood, il DNA, il gusto e la moda di Giorgio Armani è veramente complesso. Apparentemente tutto e più di tutto è stato scritto. Eppure, capita sempre che sia lui a dare lo spunto, fornendo il tassello ulteriore al puzzle infinito e straordinario di un uomo, un nome, un marchio che, mai disgiunti, hanno scritto pagine di stile fondamentali dagli anni '80 ai nostri giorni. Puntuale in questo senso, dunque, King George ha lanciato alla fine dello scorso gennaio a Parigi, durante la settimana dell'Alta Moda, il concept «New Normal», associato alla presentazione dei suoi modelli «basici», ossia quelli senza tempo e da sempre i più richiesti e attualizzati: ci stiamo riferendo alla camicia bianca in tutte le sue declinazioni, o ai pantaloni, con o senza «pinces» più o meno stretti all'altezza del polpaccio per dare slancio alla figura. Rispondendo alla collega Daniela Fedi, nell'articolo di copertina di Stile Mese il magazine mensile, supplemento de «Il Giornale» -, edizione di marzo 2016, Armani ha così motivato la sua moderna scelta di normalità: «Trovo che, al giorno d'oggi, nessuna scelta sia altrettanto indispensabile. E' la confusione dominante in questo periodo, l'incertezza di pensiero che coinvolge tutti gli ambiti, dalla politica al gusto, a richiedere questo equilibrio. In un momento di visibilità effimera a tutti i costi, di esibizionismo forzato e di mancanza di stile, la vera rivoluzione è la normalità. Esserci, con classe ed eleganza». Il rischio di apparire banale c'è, ma Armani, in questo senso è perentorio: «La normalità è la dignità di essere se stessi, opponendosi alle stravaganze passeggere. Banale, invece è tutto ciò che è blando e inespressivo, che non sa rileggere la classicità secondo i canoni attuali». Contenuti che ritroviamo intatti, nella collezione orologiera Emporio Armani Swiss Made primavera/estate 2016, costruita intorno a dei capisaldi strutturali assolutamente precisi: carrure ergonomica composta da due tratti convessi sullo spessore, per armonizzarsi con il polso e contenere una corona elegante, tronco-conica, incisa e con cabochon applicato, quadrante leggermente curvato e lancette a bastone o a foglia su indici puri e geometrici. Nella versione Classic Gents in acciaio da 42 mm, dotata di movimento automatico Swiss Made, STP 1-11, ecco l'accostamento tra quadrante blu soleil e bracciale con lavorazione multi-link in acciaio. Per lei la variante Fluid Déco, al quarzo, in acciaio IP oro rosa da 25,5 mm, in cui la tradizionale sinuosità della carrure si sposa con la delicata angolosità delle placche d'aggancio alla cassa del cinturino in pelle saffiano bianca: cromia con cui si armonizza il quadrante, incorniciato da 60 diamanti.

Infine, debutto in collezione del nuovo movimento automatico STP 2-12 con riserva di carica e datario analogico, montato su cassa Classic Gents da 44 mm, in acciaio IP oro rosa: in edizione limitata a 108 esemplari, spicca per il bordo cannelé della lunetta.

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