Roma

Corriere si spaccia per critico, arrestato

Corriere si spaccia per critico, arrestato

Al «Leonardo Da Vinci» di Fiumicino gli investigatori della Polaria preposti ai controlli antidroga sono ormai abituati a vederne di tutti i colori: dai falsi invalidi sulla sedia a rotelle con finti gambaletti di gesso imbottiti di cocaina, ai pregiati tappeti persiani intrisi di «polvere d’angelo», oppure nascosta nelle arance svuotate e addirittura in pasta mescolata nelle statuine della natività. Ma ancora un una volta gli investigatori della polizia giudiziaria, diretti dal dirigente Roberto Mattei, sono rimasti esterrefatti quando si sono visti di fronte un venezuelano di appena 22 anni che, nonostante non avesse un soldo in tasca per fare ingresso nel nostro Paese, si era spacciato come «critico esperto di cinema» ospite del festival del Cinema con tanto di prenotazione on-line. E invece quando è stato fermato per i consueti controlli documentali ha rischiato di morire sul colpo, probabilmente a causa della rottura di uno dei cento ovuli ingeriti, contenenti in totale un chilo e mezzo di cocaina pura. L’uomo per chissà quale compenso irrisorio aveva accettato lo stesso di rischiare. Fare il corriere di droga da Caracas all’Italia con la speranza, visto il suo status di giovane, di passare inosservato. Ma gli è andata male. Al suo arrivo, A.Q.D.L, ha cercato di guadagnare in tutta fretta i varchi di controllo documentale. Un fatto che ha insospettito gli investigatori coordinati dall’ispettore capo Carta, che lo hanno fermato. Alle prime domande il giovane, distinto e ben vestito, all’inizio mantenendo una calma serafica ha risposto, mostrando loro tanto di prenotazione on-line, risultata poi falsa e una mappa della città. Trattenuto nella sala transiti, però, il sudamericano ha cominciato a mostrare segni di nervosismo, chiedendo con insistenza di andare al bagno. Così gli agenti lo hanno sottoposto ad altri accertamenti.

Trasferito al Grassi di Ostia il giovane è stato subito sottoposto ad esami radiografici che hanno evidenziato la presenza nello stomaco di quel potenziale carico di morte.

Commenti