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Corteforte, Valpolicella senza filtri

N on conoscevamo, prima che un'amica ce li consigliasse, i vini dell'azienda Corteforte, nel cuore della Valpolicella, nel veronese. Poi abbiamo scoperto che non solo fa ottimi vini ma che è anche un luogo denso di bellezza e di storia, che ha il suo cuore nella dimora seicentesca di una nobile famiglia locale, della quale è rimasta in piedi solo una delle originarie quattro torri. Negli anni Ottanta dello scorso secolo un accurato lavoro di restauro ha trasformato la cantina, che si trova in contrada Osan, a Fumane, in un luogo di produzione, di degustazione e di ospitalità.

I vini Corteforte sono nella tradizione più piena di un territorio nel quale l'innovazione non trova molto spazio e in fondo senza tanti rimpianti. I tre ettari di vigneti sono coltivati per lo più con le uve autoctone: Corvina veronese, Corvinone, Rondinella e Molinara. Da esse vengono prodotti soltanto i vini classici della Valpolicella: l'Amarone in diverse versioni, il Valpolicella Ripasso Classico Superiore, un paio di Rosso veronese igt e il Recioto della Valpolicella Classico. La resa per ettaro è di 40 quintali per l'Amarone e per il Recioto (in questi casi l'appassimento avviene come da tradizione in fruttaio) e di 120 metri quadri per il Valpolicella. Tutti i vini sono affinati in botti di rovere.

Abbiamo amato particolarmente il cru di Amarone Classico dop, il Vigneti di Osan, con le uve di prima selezione della collina esposta a Sud-Ovest. Fa 24 mesi di acciaio, poi 30 di legno e 18 di bottiglia. È elegante e armonioso, con un naso di frtutti rossi, cannella, spezie, liquirizie. Intimidisce meno il Concentus, Rosso veronese che fa 8-10 mesi di rovere e ne esce pulito, robusto, essenziale, ricco di note terziarie.

Corteforte mantiene viva anche la tradizione dell'Amandorlato, considerato il padre dell'Amarone e punto di incontro tra la sontuosità di questo e la dolcezza del Recioto.

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