Medicina

Così si correggono le forti miopie

Circa il 40% della popolazione italiana è miope, ipermetrope o astigmatica. La gran parte della chirurgia che corregge questi difetti viene eseguita con il laser ad eccimeri sulla cornea usando due tecniche che modificano la curvatura esterna della cornea stessa. L'intervento con il laser ad eccimeri non sempre è possibile. Parliamo di questi disturbi con il professor Lucio Buratto, un pioniere della chirurgia della cataratta e della chirurgia refrattiva. Da anni è un punto di riferimento con una casistica tra le più elevate al mondo. É stato presidente eletto della Società Oftalmologica, la più antica società scientifica italiana ed oggi dirige il Centro Ambrosiano Oftalmico in Milano (office@buratto.com). Autore di «L'occhio, le sue malattie e le sue cure», (Springer, 2010), affronta da molti lustri i difetti e le malattie che possono interessare l'occhio.
«L'intervento con il laser , mentre fornisce ottimi risultati nella correzione di difetti di lieve e media entità ,è poco consigliabile in caso di miopia o ipermetropie forti, o, in caso di difetti ancora evolutivi. In questi casi - precisa il professor Buratto - se si vuole correggere il difetto è necessario ricorrere ad un'altra procedura cioè all'impianto di un cristallino artificiale che non preclude successivamente di intervenire con il laser quando necessario».
La chirurgia con l'inserimento di lenti all'interno dell'occhio, in questo ultimo decennio, è divenuta molto efficace grazie alle nuove metodiche chirurgiche ed alle nuove lenti. «Questa chirurgia si distingue in due gruppi a seconda che la lentina intraoculare venga aggiunta lasciando il cristallino umano in sede (tecnica dei due cristallini), indicata per persone di età inferiore ai 50 anni oppure, che il cristallino umano venga asportato e sostituito con la lentina intraoculare ( preferibilmente se c'è un inizio di cataratta,cosa che nei miopi forti è molto frequente ).
É un intervento chirurgico indolore che si effettua in anestesia locale, in ambulatoriale. «Sono disponibili - aggiunge Buratto - tre categorie di lentine intraoculari la cui forma e caratteristiche dipendono dal sito intraoculare in cui sono posizionate, dalle dimensioni dalla grandezza dell'occhio e dalla correzione del difetto che si vuole correggere. Alcune di queste lenti sono costruite in materiale rigido, altre in materiale pieghevole, che non richiedono punti di sutura. La scelta della lente più idonea è determinata dal chirurgo».
Questa chirurgia offre il vantaggio di poter correggere miopie anche molto forti come 14-15 diottrie o più con grande precisione, fornendo una qualità visiva molto buona (migliore, a parità di difetto corretto, di quella ottenibile con laser ad eccimeri). Una delle caratteristiche importanti di questa chirurgia è rappresentata dalla reversibilità. La comparsa di alterazioni a carico del cristallino o di altre strutture intraoculari può, in casi rari, richiedere la rimozione della lentina intraoculare, eseguibile con relativa facilità; caratteristica che unita all'estrema versatilità ne fanno una valida alternativa laddove la chirurgia refrattiva corneale con laser ad eccimeri non possa essere applicata». Qualunque persona con un difetto medio o forte di miopia, astigmatismo o ipermetropia che non tollera o non vuol portare l'occhiale o la lente a contatto e che non è idonea alla correzione con laser ad eccimeri può, o meglio deve, prendere in considerazione l'impianto di un cristallino artificiale per la correzione del proprio difetto. «L'intervento è consigliato anche quando il difetto interessa un solo occhio oppure quando esiste una differenza fra il difetto di un occhio e quello dell'altro; l'operazione elimina o riduce lo scompenso visivo». L'idoneità all'intervento deve essere accertata dal medico oculista esperto in chirurgia refrattiva. Gli esami clinici sull'occhio devono riscontrare spazi adeguati e condizioni idonee. Come in ogni chirurgia, l'operazione va eseguita da un chirurgo esperto e buon conoscitore della materia.

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