Così si stampa il proprio libro al Salone della Cultura

Elena Gaiardoni

Se vuoi vedere il tuo libro stampato su carta in dieci copie, puoi. È una delle novità del primo «Salone della cultura» che il 21 e il 22 gennaio prossimi si estenderà sui 7mila metri quadrati di SuperStudio Più. Matteo Luterani di Luni Editrice e Sergio Malavasi di Maremagnum hanno ideato un contenitore di libri nuovi e antichi. Oggi il libro è alla ricerca di una forma inedita, democratica, meritocratica, necessità impellente in un mercato che attende la ripresa di una qualità non assicurata dalle maggiori casa editrici, sostenitrici di nomi non sempre garanzia di buona scrittura.

La manifestazione si aprirà il 21 gennaio alle 10.30 con la consegna del premio letterario «Galdus». Seguirà una lectio di Franco Berrino, oncologo e nutrizionista, per anni braccio destro del professor Umberto Veronesi. Dalle tredici parte un laboratorio di Pop Up e di incisione, curato dal maestro Dario Cestaro. Un altro nome dell'incisione, Edoardo Fontana, durante i due giorni del salone mostrerà come realizzare un'opera incisa partendo dal disegno.

A disposizione del pubblico una stazione stampa, per permettere a chiunque arrivi con un suo libro di averne copie stampate e rilegate.

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