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Cosentino lascia, l'esultanza dei finiani Ma Bossi: "Berlusconi userà la spada"

I finiani continuano l'offensiva interna al partito cavalcando gli sviluppi dell'inchiesta sulla "nuova P2". Granata rivendica un ruolo attivo: "Aver costretto Cosentino alle dimissioni, dopo Scajola e Brancher, è una grande soddisfazione". Bocchino: "Verdini coordinatore balneare"

Cosentino lascia, l'esultanza dei finiani 
Ma Bossi: "Berlusconi userà la spada"

Roma - Le dimissioni del sottosegratario all'Economia, Nicola Costentino, non gli sono bastate. I finiani continuano l'offensiva interna al partito cavalcando gli sviluppi dell'inchiesta sull'eolico in Sardegna e sulla "nuova P2"  e rivendicano di aver costretto la maggioranza alle dimissioni di Cosentino. Ma il ministro delle Riforme, Umberto Bossi, avverte: "Berlusconi se la caverà e si alzerà una mattina e scoprirà di avere la spada ancora affilata e la utilizzerà per fare la guerra".

Granata: "Sono soddisfatto" "Aver costretto Cosentino alle dimissioni, dopo Scajola e Brancher, rappresenta motivo di grande soddisfazione per chi ha posto la difesa della legalità repubblicana come valore politico fondamentale", rivendica l'esponente finiano osservando che "il declino politico della nazione può essere superato soltanto attraverso l’esempio e le buone pratiche". Il deputato Pdl, vicepresidente della commissione Antimafia, aggiunge che "per questo, vedere crescere in modo esponenziale sostegno ed entusiasmo attorno alle nostre battaglie per la legalità ci dà spinta e motivazione fortissima per il futuro". "Di fronte allo strapotere economico delle mafie e il dilagare della corruzione e delle cricche affaristiche - conclude - pretendiamo da noi e dalla classe dirigente coerenza e rigore e un passo indietro per chi è coinvolto in alcune dinamiche, e non può avere ruoli di responsabilità politica".

Bocchino attacca Verdini "Cosentino è un coordinatore balneare, nel senso che farà la stagione estiva", attacca il vicepresidente dei deputati del PdL. "Quando a settembre Berlusconi rimetterà mano al partito - spiega Bocchino - sarà evidente che il partito in Campania non può essere rappresentato da chi dovrebbe essere interlocutore di un presidente della Regione che ha cercato di colpire così duramente con un’operazione di dossieraggio. E dopo aver esteso il ragionamento anche al coordinatore nazionale del Pdl Dennis Verdini, ha proseguito: "Anche Verdini penso sia un coordinatore balneare.

Sono convinto - conclude Bocchino - che Berlusconi responsabilmente troverà una soluzione alternativa, perchè capisce che c’è incompatibilità sostanziale tra il periodo difficile che Verdini dovrà affrontare, dal punto di vista mediatico e giudiziario, con la guida del partito".

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