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Il costume che scolpisce Ha pannelli intelligenti per nascondere i difetti

È la linea Bodylift studiata per valorizzare le forme. E non solo per donne curvy...

Il costume che scolpisce Ha pannelli intelligenti per nascondere i difetti

«Le possibilità di arrivare al dunque con un uomo aumentano quanto più sono brutte le mutande che si indossano». Era la regola di Bridget Jones che, nel primo capitolo della saga, fasciava il suo corpo in antiestetici e poco femminili mutandoni contenitivi per apparire più snella dentro il tubino. In effetti, sono passati 16 anni dall'uscita del film, e Bridget non sapeva ancora che l'abbigliamento shaping sarebbe diventato un vero e proprio trend dalla lingerie ai costumi da bagno. «Se penso al 2008, quando è nata la nostra linea modellante Bodylift, i costumi valorizzavano le curve grazie a particolari tagli strutturali, ma erano privi di dettagli colorati, inserti o stampe fantasia dice Giuseppe Musciacchio, co-amministratore delegato del Gruppo Arena oggi, invece, non c'è più differenza tra prodotti di moda e tecnici, quasi tutti i prodotti tecnici devono infatti presentare elementi di tendenza». I costumi Bodylift di Arena sono pensati per valorizzare la figura grazie a dei pannelli modellanti intelligenti che vengono posizionati in modo strategico per slanciare la figura, appiattire l'addome grazie al tessuto interno in mesh e sostenere tutte le forme di seno con differenti costruzioni di reggiseno interno. La formula vincente del brand, che propone modelli da piscina e beachwear, è la scelta del tessuto. Fin dall'inizio Arena si è affidata all'azienda made in Italy Eurojersey e al suo Sensitive® FIT della gamma Sensitive® Fabrics, composto da una elevata percentuale di fibra LYCRA® e alta memoria elastica che, proprio come farebbe il make-up sul viso, esalta le forme del corpo nei punti giusti, minimizza e contiene le curve non desiderate e avvolge la silhouette con un effetto seconda pelle grazie allo spessore ridotto del 50 per cento rispetto ai tradizionali tessuti. Eurojersey gestisce l'intero ciclo produttivo nello stabilimento di Caronno Pertusella in provincia di Varese, gli impianti di ultima generazione consentono di controllare l'intera filiera dalla tessitura alla tintoria, al finissaggio e alla stampa, il tutto riducendo al minimo il consumo di risorse naturali e l'impatto sull'ambiente. «È cambiato il modo di percepire il modello shaping spiega Musciacchio da prodotto pensato solo per le donne formose a capo che fa sentire più comode, adatto anche a un pubblico giovane che vuole semplicemente scolpire o ridefinire i contorni. La linea shaping è un settore destinato a crescere e la nostra sfida per il futuro è cercare nuove costruzioni e soluzioni strutturali. Recentemente abbiamo fatto una ricerca sul significato che le persone danno alla parola comfort e abbiamo notato che può voler dire cose diverse: per qualcuno è il bisogno di sentirsi avvolti, per altri di avere più sostegno o al contrario di non percepire il capo che si indossa. Oggi il trend dei costumi da bagno va nella direzione di modelli molto aperti e sgambati anche nella versione intera, con spalline sottili e schiena dalla scollatura profonda. La nostra mission per far sentire bene le donne è di avvicinarci al mondo moda pur mantenendo un approccio funzionale. Ad esempio, in Germania amano i costumi dal back molto aperto che rendono l'effetto modellante più difficile da creare, ma ci siamo riusciti». Del resto la percezione della bellezza cambia da paese a paese. Aspetti che soprattutto le aziende produttrici di abbigliamento shaping devono tenere conto al momento della produzione. «In un capo come il costume da bagno ci sono elementi che sono variabili per definizione afferma Musciacchio - la sgambatura alta piace soprattutto al sud d'Europa, mentre andando verso nord è più apprezzato il taglio low cut. Negli Stati Uniti, in Sud America e in Israele il regolamento impone che il tessuto sia completamente doppiato e la scelta stessa del tessuto è influenzata dal background culturale.

Sempre in America, ad esempio, non usano il poliammide elastan, che rimane molto morbido addosso, preferiscono il poliestere dalla texture più ruvida ma più resistente all'acqua e al cloro».

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