Stile

Il cotone mette l'aloe per jeans che fanno bene alla pelle e al mondo

L'ultima invenzione di Carrera: pantaloni morbidi e sostenibili che diventano trattamento di benessere

Marco Lombardo

«La cosa più divertente è che stiamo studiando di mettere dei microgranuli che dispensano profumo nelle nostre fibre: quando le signore in negozio scoprono che i jeans sono trattati con l'aloe, li annusano e restano un po' deluse. Perché quasi nessuno sa che l'aloe non ha odore». Gianluca Tacchella racconta così l'ultima invenzione di Carrera, il noto brand veronese leader nel denim e soprattutto nel mercato alla portata di tutti, quello da 20 a 50 euro al pezzo per dire. E quasi nessuno sa neppure che quei jeans - che potrebbero essere giudicati di fascia inferiore ad altri proprio per il costo - in realtà sono il frutto di una storia particolare. Nella quale all'ingegno imprenditoriale si mischia la tecnologia. E all'avventura.

I jeans «democratici» della Carrera infatti nascono là dove il cotone cresce nella maniera migliore, ovvero in un minuscolo (e complicato) Paese nato dalla frattura dell'unione sovietica: «In pratica - racconta Tacchella, ad dell'azienda - abbiamo aperto i nostri stabilimenti in Tagikistan, una nazione poverissima dove abbiamo portato lavoro e un po' di serenità: ci sono 3000 dipendenti, praticamente tutte donne perché la cultura del luogo è molto maschilista. E avere un lavoro per le donne in quel luogo è una salvezza: così noi badiamo anche alle loro famiglie e ai loro figli, che spesso crescono in condizioni impossibili. Il Tagikistan è una Paese che d'inverno è freddissimo e ci è capitato di ospitare d'inverno i bambini a dormire in fabbrica per evitare che morissero di freddo. In più c'è una situazione politica strana: le catene dei monti dividono lo Stato in due parti con etnie e religioni diverse, con un governo che tiene insieme il tutto senza troppo permissivismo. Noi però rispettiamo la loro cultura, e questo è molto apprezzato: cerchiamo di guidarli verso la modernità senza imporla».

Così appunto succede che da laggiù arrivi il cotone di prima qualità realizzato con macchine cardatrici e pettinatrici all'avanguardia; che poi viene tessuto, tinto e lavorato secondo le indicazioni stabilite dal Centro Design nella sede italiana. Cotone sostenibile insomma (l'azienda si è fatta promotrice del progetto internazionale Better Cotton Initiative) che dal 2010 diventa un filato Spintech Elastic, che permette la realizzazione di tessuti (sia denim che cotone) molto confortevoli perché composti da fibre elastiche: «I jeans, od anche i pantaloni di cotone che produciamo, sono diventati ormai abbigliamento quotidiano non più solo sportivo. E allora: perché devono essere scomodi?». In questo discorso ecco che appunto entra in scena l'aloe, e soprattutto le nuove linee che Carrera ha messo sul mercato. Per esempio per lui c'è Passport, realizzato con un cotone a tramatura tipo felpa, comodo come una tuta e con dettagli originali: è infatti il primo jeans pieno di tasche intelligenti, da quella sul retro chiusa da una zip a quella anteriore che consente di tenere in sicurezza portafoglio, passaporto e cellulare, con tanto di discreti oblò di passaggio per gli auricolari. Per lei invece c'è l'innovativo Legg-Jeans, con trattamento all'aloe vera che diventa anche un trattamento di bellezza e benessere. Questo modello, così come il Passport, viene venduto con una ricarica (che poi si può acquistare a parte) da utilizzare al posto dell'ammorbidente per far mantenere al tessuto proprietà nutrienti, antiossidanti ed elasticizzanti. Al tessuto e non solo.

«Non dovrei forse dirlo - rivela Tacchella strizzando l'occhio - ma abbiamo già alcune idee per rendere i nostri prodotti non solo un bel capo da vestire. Per esempio: oggi mettiamo l'aloe nei nostri tessuti, un domani potremmo inserire delle creme che possano aiutare a curare gli inestetismi provocati dalla cellulite. Ma è solo un progetto per ora, arrivarci non è una cosa facile». Intanto c'è l'aloe, un cotone unico, una tecnica italiana e un Paese lontano nel quale tutto questo diventa un passo avanti verso il futuro.

Nel segno del benessere per tutti.

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