Cronache

La Croce Verde ridotta a un container

La Croce Verde dov’è? È il grido di dolore degli abitanti di Quezzi che cercano, con disperazione, la loro vecchia pubblica assistenza. Una roccaforte, una sicurezza, un punto di riferimento per tutti i residenti del quartiere. Ebbene, pare che la storica «Croce Verde» non ci sia più. Ambulanze ferme, sede deserta. E tutti si chiedono che cosa sia successo. «È un vero peccato - commenta subito Roberto Regoli, ex presidente della Croce e commissario nominato ai tempi della mitica Tea Benedetti - è stata una battaglia vinta nel quartiere, un fiore all'occhiello e adesso di tutto questo splendore non rimane più niente. O meglio non si sa bene che cosa ne vogliano fare».
Dalla storica sede di via Pinetti, era passata a quella di viale Bracelli nei locali della ex scuola elementare «Fanciulli». Adesso lì si trova solamente un custode che aspetta di avere la sua liquidazione per andarsene e un triste e sconsolato container bruciato. Un magazzino dove tenevano i pezzi di ricambio per le ambulanze. E i mezzi sono lì, fermi. E pare che adesso, essendo in leasing, i concessionari le rivogliano indietro. Niente più soldi dalla Regione. L'hanno addirittura tolta dalla lista «Onlus». «Perché non pagavano più gli affitti», dicono da piazza De Ferrari. Insomma, la Croce Verde l'hanno piano piano lasciata morire. «Le persone hanno sempre contato sulle ambulanze della Croce Verde - continua Roberto Regoli - Era una certezza e adesso si sentono soli e abbandonati, impauriti di stare male e che nessuno venga a soccorrerli in tempo». Avevano individuato dalla Regione una nuova sede nell'ex Onpi di via Donati.

Ma poi anche questo progetto pare essere sfumato.

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