La cronaca di una legge che ci difende dal dolore

La cronaca di una legge che ci difende dal dolore

Il libro Cronaca di una legge che ci difende dal dolore. La Legge 38/10, la più evoluta d'Europa, scritto da Marco Filippini e Manuela Maria Campanelli, ricostruisce il lungo cammino culturale e normativo che, superando resistenze mentali, pastoie burocratiche e difficoltà organizzative, ha portato al varo dell'innovativa Legge 38. Che, entrata in vigore nel marzo dell'anno passato e definita da Filippini (nella foto) una «svolta medico-epocale», sancisce il diritto per ogni cittadino di accedere alle cure palliative, ai farmaci analgesici oppioidi (secondo precise prescrizioni mediche), alle terapie del dolore e il dovere etico e professionale dei medici di offrirle. «Questo provvedimento lrappresenta una punta di eccellenza del nostro Paese: è il primo esempio a livello europeo di normativa "quadro" che obbliga il medico a occuparsi della sofferenza acuta o cronica, provocata non solo dal cancro, ma anche da altre malatti, senza alcuna discriminazione», afferma l'autore, farmacista e manager farmaceutico. «La sofferenza oggi non è più un pegno da pagare e neppure un sintomo, ma una vera e propria malattia meritevole dello stesso livello di assistenza delle altre patologie», aggiunge. Strutturato in tre sezioni, il volume (collana «I libri del Sole 24 Ore Sanità», 29 euro) si apre con una prefazione del professor Umberto Veronesi, «il cui impegno è stato determinante nel porre le premesse a questa "battaglia di pensiero" contro la sofferenza». La prima parte descrive la situazione che ha contraddistinto il periodo antecedente la Legge 38. La seconda offre una panoramica sul percorso portato avanti dai sette Ministeri della Salute che si sono susseguiti dal 1996 a oggi. Nella terza viene fatto un primo bilancio sullo stato di attuazione della normativa che, come il libro, si rivolge, da un lato, a tutte le persone affette da dolore e sofferenza per renderle consapevoli dei loro diritti; e, dall'altro, a tutti gli operatori sanitari coinvolti, che hanno l'obiettivo e la responsabilità di rispettare il provvedimento e di applicare correttamente le linee guida in esso contenute. A riassumerle tre parole chiave: dignità, equità, appropriatezza.

Ad approfondirle, un testo: questo.

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