Cronache

15enne muore per selfie, il padre: "Il condotto non aveva protezioni"

Il condotto in cui è precipitato il ragazzo non aveva griglie intermedie, che avrebbero attutito la caduta

15enne muore per selfie, il padre: "Il condotto non aveva protezioni"

Era salito sul tetto del centro commerciale Sarca di Sesto San Giovanni, per fare un selfie con i suoi amici, il ragazzino di 15 anni che ieri è morto, dopo un volo di 40 metri in un condotto.

Il padre, Alessandro Barone, era stato avvisato da una telefonata degli amici del figlio alle dieci di sera: "Mi hanno detto che Andrea era caduto. Siamo corsi là, c’erano l’ambulanza, i vigili del fuoco, la polizia. C’è voluto più di un’ora perché lo tirassero fuori", racconta l'uomo in un intervista alla Stampa. Era salito su quel tetto per scattare una foto da brividi, non certo per fare "quei giochi lì", quelli che impongono ai ragazzini prove di coraggio che li spingono oltre i loro limiti, portandolo in alcuni casi alla morte. Ma non era questo il caso di Andrea che, due anni fa aveva postato sui social una foto che lo ritraeva vicino al cornicione di un palazzo, con la didascalia "La morte non mi fa paura, la guardo in faccia", perché in realtà,"se uno andasse dall'altra parte vedrebbe che un paio di metri sotto c'è un grande balcone".

Andrea era un ragazzino come tanti, che"aveva tanta voglia di vivere. Giocava come centrocampista nel Bresso, era il capitano della squadra. Andava a scuola alla Montale, istituto tecnico, faceva il secondo anno. Aveva tanti amici, la fidanzatina e gli piaceva giocare a pallone".

Quella sera, dopo il selfie, Andrea è precipitato in un condotto, precipitando per decine di metri, una caduta che non gli ha lasciato scampo. Ma il padre ha voluto vederci chiaro, capire come abbia fatto suo figlio a spingersi fin sul tetto del centro commerciale e poi cadere per così tanti metri. "Sono andato a vedere. Mio figlio non ha forzato porte per salire su quel tetto. Ha preso l'ascensore o la scala mobile fino all'ultimo piano dove c'è un parcheggio. E' passato attraverso una porta aperta, ha salito tre gradini di metallo e poi altri tre fino al terrazzo. Non c'era nessuno della sicurezza che glielo impedisse". Non solo, perché forse sarebbero bastate le grate intermedie nel condotto per attutire la caduta di Andrea e salvargli la vita: se ci fossero state,"mio figlio non si sarebbe sfracellato".

La sorella più piccola di Andrea ha saputo della sua morte da Instagram, dove gli amici hanno iniziato a postare messaggi che raccontavano della morte di Andrea:"Non ho fatto in tempo a dirglielo".

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