Accoglienza, il Comune di Roma sceglie: disabili no, migranti sì
27 Luglio 2017 - 18:40Da un lato il Comune di Roma si accinge a sfrattare i disabili dell’associazione Hagape2000 in zona Garbatella, ma dall’altro acconsente all’apertura di un ennesimo centro d’accoglienza per migranti
Disabili no, migranti sì. La giunta Raggi ha fatto un’altra scelta ben precisa. Mentre da un lato si accinge a sfrattare i disabili dell’associazione Hagape2000 in zona Garbatella, dall’altro lato pare non aver battuto ciglio davanti all’apertura di un ennesimo centro d’accoglienza per 50 persone.
Dov’è il nesso, vi chiederete? I 50 ragazzi disabili che, si riuniscono da oltre 20 anni nello stabile di via Pullino, come ricorda l’ex assessore ai servizi sociali dell’VIII Municipio Antonio Pelagatti, saranno costretti a lasciare quello spazio perché l’assegnazione di quello spazio è avvenuta in modi diretto senza bandi pubblici. Esattamente la stessa modalità usata per il centro d’accoglienza che nascerebbe nello storico Istituto Pubblico di Assistenza e Previdenza San Michele, sito in piazzale Luigi Tosti, in zona Tor Marancia, sotto la gestione della Cooperativa “Il Cigno”.
Il centrodestra è insorto e Mario Abbruzzese, consigliere di Forza Italia ha attaccato il presidente Nicola Zingaretti sul tema in quanto l’isitituto è posto “sotto la vigilanza della Regione Lazio e gli organi di gestione sono nominati d'intesa con il Comune di Roma”, come si legge su Romatoday. A preoccupare il consigliere, sono gli elevati costi di gestione del centro (750mila euro stanziati) e i tempi perché l’affidamento andrebbe dall’agosto 2017 al febbraio 2019. Abbruzzese sottolinea, inoltre, “l'indeterminatezza della destinazione della struttura indifferentemente utilizzabile per l'accoglienza dei migranti o per persone in condizioni di marginalità sociale” e il “potenziale conflitto” che questa indeterminatezza creeerebbe “nella struttura e nel quartiere che la dovrebbe ospitare”.
Anche Fratelli d'Italia ha bocciato l'iniziativa del Campidoglio. Secondo il consigliere comunale Andrea De Priamo e l’ex capogruppo municipale Alessio Scimè l’assegnazione del centro va revocata in quanto Tor Marancia territorio è già "fortemente stressato dalle diverse incompiute riqualificazioni urbanistiche, dalla diffusa e problematica presenza di nomadi nonché dalle numerose occupazioni abusive di locali e strutture pubbliche e private". Inoltre sarebbe più opportuno "spendere i 750.000 euro previsti per risolvere le problematiche più urgenti che il Municipio VIII attende dall'inizio della consiliatura e che finora non hanno trovato risposta alcuna".
Già tra il 2012 e il 2015 l’area di Tor Marancia aveva ospitato un centinaio di profughi afghani in un’enorme tensostruttura creando non poche tensioni.