Cronache

Addio ai "Compro Oro", ora si vende il cellulare

Adesso le famiglie per le spese di emergenza vendono gli smartphone e gli oggetti tecnologici che vengono usati nella vita di tutti i giorni

Addio ai "Compro Oro", ora si vende il cellulare

Gli italiani dicono addio ai "Compro oro". Adesso le famiglie per le spese di emergenza vendono gli smartphone e gli oggetti tecnologici che vengono usati nella vita di tutti i giorni. Insomma, come ricorda la Stampa, all’usato adesso arrivano iPhone, telefonini Samsung di ogni tipo, tablet, computer portatili e persino la tecnologia da salotto come i televisori Lcd. I negozi a cui si rivolgono gli italiani per rivendere quasi tutto hanno nomi come MisterCash, CashSubito, DigiCash o Space Cash. Molte volte, nei loro locali, inglobano anche il riacquisto di oro usato, tanto per raggiungere tutta la clientela possibile. "L’iPhone - spiega uno dei rivenditori - è il primo oggetto che viene messo in vendita nel caso di una spesa imprevista in famiglia". A Milano un iPhone 5S (16 giga) è stato valutato anche 350 euro (circa 200 euro in meno rispetto al prezzo del nuovo in un grande negozio dell’elettronica). Il tablet invece ci è stato prezzato dai 150 ai 200 euro mentre con una tv Lcd (40 pollici) saremmo riusciti a racimolare un centinaio di euro, appena. "Per gli smartphone e i tablet più diffusi offriamo di più perché hanno più mercato e quindi anche noi facciamo incassi migliori", afferma un rivenditore.

Il motivo principale per cui questi tipi di negozi stanno vivendo un vero e proprio boom è il fatto che in pochi minuti si può ottenere del denaro. Le tariffe sono, infatti, più basse di un 20% circa rispetto a quel che si riuscirebbe a ottenere vendendo a un privato. Ma ciò richiederebbe tempi più lunghi. Infine va sottolineato che questi negozi stanno affiancando i tradizionali store di elettronica che vendono telefoni e pc.

I nuovi negozi infatti offrono la possibilità di comprarsi il gadget di ultima generazione a un prezzo notevolmente più basso di quello di mercato (dal 30 al 50% in meno).

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