Cronache

Adesso utilizzano Gesù e Maria per vendere le case su internet

Idealista lancia la campagna pubblicitaria online e in televisione a Natale. I protagonisti sono Gesù, Giuseppe e Maria in chiave moderna

Adesso utilizzano Gesù e Maria per vendere le case su internet

Ormai ci abbiamo fatto un po' il callo. Forse pure troppo. Ne parlavamo qualche giorno fa, sempre sul Giornale.it, di quanto il presepe, icona della nascita di Gesù, sia stato ormai violentato in tal modo che in molti casi ha perso ogni senso del sacro. Nessuno, forse, si sognerebbe di utilizzare l'immagine di Maometto per vendere carne di maiale al supermercato. Quando si tratta dei simboli cristiani, però, nessuno si scandalizza. E tutto diventa lecito.

Da circa due settimane la pagina Facebook di Idealista, il portale per mettere in vendita o in affitto le case, ha avviato una campagna pubblicitaria che alcuni non temono di definire blasfema. Almeno in alcune sue parti. Gli oltre 500mila follower del noto portale di annunci privati per gli immobili sono stati investiti da 5 video per sponsorizzare l'utilizzo di app e sito internet. E chi sono i protagonosti? Ovvio: Gesù, Giuseppe e Maria. Non mancano neppure il bue e l'asinello.

Nel primo filmato (guarda) si vede Maria cercare su una applicazione per incontri online il suo Giuseppe, di mestiere falegname. Dopo selfie e camminate sui prati, arriva il primo bacio. Effusione a cui segue l'immediata gravidanza della giovane ragazza, come se il figlio di Dio fosse stato calato dall'alto e non annunciato da un angelo. "Una giovane coppia, un bambino in arrivo e una casa da cercare", si legge nelle slide finali che lanciano il film promozionale a puntate dal titolo "Oh my God".

La storia, composta da 7 episodi di cui alcuni mandati in onda in televisione e altri sui social network, prosegue con la ricerca di una abitazione più consona alla "grotta" in cui si appartano Giuseppe e Maria in attesa di Gesù. Prima la proposta di una casa senza ascensore, poi quella senza garage dove risulta impossibile parcheggiare il bue e l'asinello. "Ma un pesce rosso come tutti i cristiani, no?", si chiede Maria.

La puntata più "blasfema", o questa è stata l'impressione di molti, è quella pubblicata online il 21 dicembre. Riguarda la nascita di Cristo, momento dell'incarnazione di Dio in terra, l'avvicinamento misericordioso dell'Onnipotente all'uomo. Questo è il significato che danno (o dovrebbero dare) i cristiani alla Natività, non accettarne la rappresentazione burlesca che emerge dagli spot di Idealista. Un esempio? Nel terzo video si vede uscire alla "sala parto" l'ostetrica e chiedere a Giuseppe se è lui il padre del neonato. L'interessato risponde di sì, poi però cerca di precisare sulla reale paternità del pargolo. E quando la dottoressa chiede "insomma questo signore esiste sì o no?" il falegname di Betlemme tentenna (guarda il video).

I quattro filmati risultano in alcuni punti simpatici, non lo si può negare. Ma al tempo stesso ridicolizzano la Sacra Famiglia. La sbeffeggiano, senza tenere conto che quel trio in viaggio da Nazaret a Betlemme rappresentano il cuore della fede cristiana. Passi pure il cellulare in mano a Maria, ma l'idea che i due sposi si siano conosciuti online, che Giuseppe fosse indeciso sull'esistenza di Dio o lo sberleffo sui miracoli del "Salvatore del mondo" sono un po' troppo. Ognuno è libero di fare ciò che vuole, e non saremo certo noi a censurare. Ma ci sia permesso di dissentire. "Oh My God! vuole far sorridere tutti, strizzando l’occhio ai millennials - hanno fatto sapere da Idealista a engage.it - La campagna è stata pensata per la tv e il web, perchè i nostri utenti si muovono tra online e offline, Oh My God! racconta con simpatia e affetto come Maria e Giuseppe avrebbero cercato casa oggi. Ci piace il Natale e la storia d’amore di Maria e Giuseppe che infondo è simile a quelle di tante altre coppie italiane". Peccato che non sia solo "una storia d'amore". Ma anche il momento della nascita del figlio di Dio.

Che è un momento ben più sacro di una compravendita di un appartamento.

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