Cronache

Adinolfi, rivendicano gli anarchici del Fai La minaccia: "Faremo altre sette azioni"

Torna l'incubo del terrorismo. Una lettera inviata al Corriere della Sera rivendica la responsabilità della gambizzazione dell'ad di Ansaldo: "Pronti a colpire per i fratelli greci". A Legnano trovati quattro manifesti a firma Brigate Rosse

Adinolfi, rivendicano gli anarchici del Fai La minaccia: "Faremo altre sette azioni"

La rivendicazione della gambizzazione di Roberto Adinolfi - avvenuta lunedì scorso a Genova - che gli inquirenti aspettavano già da diversi giorni, è arrivata.

Una lettera recapitata per posta ordinaria alla redazione del Corriere della Sera, inviata da Genova lo stesso giorno dell'agguato, rivendica la responsabilità dell'attentato contro l'ad di Ansaldo Nucleare, colpito a Genova, poco lontano dalla casa dove abita. A firmare il documento, composto da più pagine, gli anarchici della Cospirazione delle cellule di fuoco - Fronte rivoluzionario internazionale, parte della Federazione Anarchica Informale fin dalla sua nascita. A portare a termine l'attentato la cellula Olga, che prende il nome da Olga Ikonomidou, anarchica greca, anch'essa della CCF, in carcere.

"Nelle nostre prossime azioni - minacciano - il nome dei nostri fratelli greci, un'azione per ognuno di loro". Le persone a cui fanno riferimento sono Damiano Bolano, Giorgios Nikolopoulos, Panayotis Argyrou, Gerasimos Tsakalos, Michalis Nikolopoulos, Olga
Ikonomidou, Christos Tsakalos, Haris Hatzimichelakis.

La rivendicazione avvalorerebbe dunque l'ipotesi data per probabile nei giorni scorsi, che escludeva un coinvolgimento delle Brigate Rosse nell'attacco, puntanto piuttosto il dito sull'attività dell'Ansaldo Nucleare nel campo energetico. 

Il lungo testo recapitato al Corriere della Sera, intitolato Il marchio della vita, propone una "campagna di lotta contro Finmeccanica, piovra assassina", che ha il via con il ferimento di Adinolfi. "Oggi l'Ansaldo nucleare, domani un altro dei suoi tentacoli", scrivono gli anarchici, che rivendicano: "Abbiamo azzoppato Roberto Adinolfi, uno dei tanti stregoni dell'atomo dall'anima candida e dalla coscienza pulita". E invitano "tutti i gruppi e i singoli Fai a colpire con ogni mezzo necessario".

Nelle cinque pagine in cui si articola il comunicato anche una citazione di Michael Bakunin. E alcune frasi dell'ad di Ansaldo Nucleare, che smentiva l'impatto ambientale del disastro nucleare alla centrale giapponese di Fukushima, parlando di "diecimila morti, ma neppure uno finora è dovuto agli incidenti nucleari".

Fonti della sicurezza ritengono "grave e preoccupante" il salto di qualità fatto dal Fai, che con questa azione "hanno alzato il tiro e deciso di abbracciare la lotta armata. Proprio oggi Roberto Adinolfi è uscito dall'ospedale san Martino di Genova, dove si trovava da lunedì.

La rivendicazione di oggi arriva dopo che su Indymedia era comparso nei giorni scorsi un comunicato dei Gap (Gruppi armati proletari), che cantava le lodi dei due attentati contro Roberto Adinolfi e contro il consigliere torinese Alberto Musy.

Il comunicato non era stato però interpretato come una rivendicazione. 

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