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Agguato ultrà Inter-Napoli, uno dei tifosi arrestati accusa un capo della Curva Nord

A San Vittore gli interrogatori dei tre tifosi neroazzurri arrestati dopo la guerriglia in strada del 26 dicembre

Agguato ultrà Inter-Napoli, uno dei tifosi arrestati accusa un capo della Curva Nord

Uno dei tre ultrà arrestati per la guerriglia in via Novara prima di Inter-Napoli ha accusato uno dei capi della Curva Nord dell’Inter di aver organizzato l’agguato in strada ai supporter partenopei. Agguato nel quale ha perso la vita Daniele Belardinelli e sono rimasti feriti quatto tifosi napoletani.

Nella giornata di oggi, sabato 29 dicembre, il giudice per le indagini preliminare, Guido Salvini, ha interrogato nel carcere di San Vittore i tre tifosi arrestati per decidere sulla convalida dell’arresto di Luca Da Ros, Francesco Baj e Simone Tira, accusati di rissa aggravata, lesioni e lancio di oggetti.

Da quanto si apprende, proprio durante uno degli interrogatori sarebbe stato fatto il nome di uno degli ispiratori dell'assalto: nome che ha costretto Mirko Perlino, il legale dello stesso tifoso interrogato a rinunciare al mandato, in quanto l'ultrà indicato era già un suo assistito.

Inoltre, da alcune indagini difensive sarebbero anche emersi dubbi sulla ricostruzione dell'incidente ucciso Daniele Belardinelli, investito da un suv il cui conducente è ancora ricercato dagli inquirenti. La vettura sarebbe stata diretta verso lo stadio, non in uscita da Milano come da una prima ricostruzione, e avrebbe invaso la corsia opposta.

Rimane da capire se il conducente della vettura avesse o meno a che fare con gli scontri o passasse di lì per caso.

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