Cronache

"Aiuto, c'è un ladro in casa", chiama i poliziotti e li accoltella

Una donna di ventinove anni chiama la polizia per denunciare la presenza di un ladro in casa, ma non è vero e quando gli agenti arrivano lei li accoltella

"Aiuto, c'è un ladro in casa", chiama i poliziotti e li accoltella

A Roma, verso le dieci di domenica scorsa, una ragazza ha chiamato impaurita la polizia, denunciando la presenza di un ladro in casa sua.

Manuela Fonzo, questo il nome della ragazza, ha ventinove anni. Domenica scorsa, verso le dieci del mattino, ha chiamato il 112 per chiedere aiuto: un estraneo era entrato in casa sua. Al telefono, la voce di Manuela era angosciata e terrorizzata, tanto che, secondo quanto riporta La Stampa, avrebbe detto all'operatore che ha risposto alla chiamata: "Dovete aiutarmi, c’è un ladro in casa e ho paura". L'uomo ha cercato di tranquillizzarla e di capire meglio la situazione, chiedendo particolari più specifici, ma dall'altro capo dell'apparecchio sono arrivate solo frasi e veloci e concitate, prima che la linea si interrompesse improvvisamente.

Immediatamente due pattuglie del reparto volanti del commissariato Esposizione si sono precipitate sul luogo indicato dalla ragazza, preoccupati di quanto poteva essere successo e del motivo che aveva fatto interrompere bruscamente il contatto telefonico. Mentre gli agenti erano in viaggio, l'operatore della centrale continuava a cercare di mettersi nuovamente in contatto con Manuela, ma senza nessun risultato. L'apparecchio faceva qualche squillo e poi la comunicazione veniva interrotta.

Nel frattempo, gli agenti del reparto volanti arrivati sul posto notano subito che qualcosa non va. Dall'esterno dell'abitazione, infatti, i poliziotti sentivano il cellulare squillare, poi dei passi e la soneria si interrompeva. La porta dell'appartamento era chiusa a chiave e per poter entrare, gli agenti hanno dovuto chiamare i vigili del fuoco, che sono intervenuti per forzare la serratura. Le forze dell'ordine hanno poi perquisito l'abitazione e, non trovando nulla, si sono diretti verso l'ultima stanza rimanente. Lì si sono trovati davanti una scena anomala: una donna, nuda e coperta solo da un lenzuolo rosso, impugnava con entrambe le mani un coltello lungo una ventina di centimetri. I poliziotti hanno cercato di disarmarla, ma prima di riuscire ad arrestarla, Manuela ha conficcato il coltello nella gamba di uno degli agenti.

La ragazza era sotto effetto di una dose di droga, ingerita prima della chiamata e si era immaginata o inventata la presenza di un ladro nella sua abitazione, tanto che era lei stessa a interrompere le continue telefonate che il centralino della polizia tentava di effettuare.

Manuela Fonzo è stata accusata di minacce e resistenza a pubblico ufficiale e ieri, davanti ai giudici del tribunale monocratico di Roma, ha patteggiato una pena a un anno di carcere.

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