Cronache

Algerino aggredisce una donna. Il pm lo libera perché non ha il cellulare rubato

Una donna viene aggredita e derubata da un algerino. Ma il pm non convalida l'arresto perché il ladro non ha più con sé il cellulare rubato

Algerino aggredisce una donna. Il pm lo libera perché non ha il cellulare rubato

Cagliari si conferma terra di nessuno per gli stranieri che continuano a fare il loro comodo nel capoluogo della Sardegna. Una donna è stata aggredita ieri sera da un algerino che voleva rubarle il cellulare.

La notizia è stata rilanciata da Ugo Capellacci, ex presidente della Regione, che ha condiviso sul suo profilo Facebook il post del drammatico racconto della giovane vittima, Rossella Racugno che è stata aggredita all'ingresso del ristorante Opera Prima di Cagliari, in via Campidano. Qui un algerino l'ha scaraventata a terra e le ha strappato il telefono dalle mani.

La donna racconta di averlo inseguito per le vie della città ma senza riuscire ad acciuffarlo. Nel frattempo i carabinieri hanno rintracciato il ladro e lei è stata convocata nella centralissima piazza Matteotti ma del suo cellulare, ovviamente, non c'era manco l'ombra. "Lui era lì, con la sua felpa rossa, i pantaloni mimetici e la nuca rasata, ma del del mio telefono nemmeno l’ombra (chissà dove l’avrà nascosto!). L’ha riconosciuto anche un altro signore, anch’egli convocato dai carabinieri, che si trovava a pochi metri da me durante l’aggressione. È stato perquisito insieme a tutta la sua compagnia e dalle tasche tiravano fuori banconote da 50€ a gruzzoli di tre e quattro…Nulla di strano, vero?", scrive la ragazza. L'algerino, dopo essere stato ammanettato, è stato portato in caserma dove è stata interrogata anche la giovane vittima.

"Lui è stato muto, tutto il tempo, con un sorrisino subdolo stampato sulla faccia. Volete sapere un altro “scoop"? Possedeva già il foglio di espatrio per lasciare l’Italia entro sette giorni. I Carabinieri, a cui oggi vorrei fare una statua per quanto mi hanno aiutata almeno a gestire lo spavento, hanno chiamato la pm di turno per convalidare l’arresto ma non è stato concesso, perché il telefono in fondo non lo aveva…Ricapitolando io l’ho riconosciuto, mi ha aggredita, c’era un testimone, ma non è stato colto in flagranza di reato", racconta sconcertata la vittima del furto che, adesso, ha persino paura a uscire di casa.

"Del telefono non me ne frega nulla, ma mi sono beccata uno spavento che non augurerei mai a nessuno. Non lo auguro al pm, non lo auguro alla Boldrini, non lo auguro a tutte le persone a cui sarebbe “facile” in questi casi e con questa rabbia addosso augurare. Non è pelle, non è credo, non è religione. E’ vedere i miei diritti calpestati, il rispetto demolito, le forze dell’ordine inermi, in nome di cosa? Del buonismo? Del lavarsi la coscienza? Ditemelo voi - conclude - perché io, in questa notte, non trovo più risposte, ma solo sconforto".

La ragazza, in fondo al post, ha persino pubblicato la foto del ladro che qualcuno aveva scattato mentre erano insieme con la richiesta di conviderla il più possibile "perché LUI è UN UOMO LIBERO".

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