Cronache

Allarme black bloc: "Si preparano per il 2 giugno"

Sul web messaggi inquietanti: "Iniziative in prossimità di luoghi simbolo della militarizzazione e delle vittime delle politiche belliciste"

Allarme black bloc: "Si preparano per il 2 giugno"

Dopo aver messo a ferro e fuoco Milano l'1 maggio, adesso i black bloc mettono nel mirino Roma per la parata del 2 giugno. Così diversi volantini e diversi gruppi di antagonisti sui social sono già un inno alla devastazione: "Dobbiamo promuovere una giornata di mobilitazione nazionale contro la guerra, concepita come contraltare alla parata militare sui Fori Imperiali, rimettendo al centro dell'attenzione il carattere pacifista e antifascista della nostra Costituzione". I contestaori, come riporta il Tempo, avrebbero intenzione di fare "iniziative in prossimità di luoghi simbolo della militarizzazione e delle vittime delle politiche belliciste".

"Tutta la politica estera del nostro Paese è intrisa della scelta bellica - si legge in uno dei post degli antagonisti - con una chiara responsabilità in devastazione e massacri sempre meno occultabile. L’Italia permane il solido alleato di potenze straniere apertamente impegnate in politiche di aggressione contro stati sovrani e popolazioni civili inermi. Ciò avviene per Israele contro la Palestina e l’Arabia Saudita controloYemen,o con il sostegno agli amici della Siria. Allora è ora di mobilitarsi affinché l'Italia esca dalla spirale di guerra in cui è immersa". Al momento le sigle che hanno sottoscritto l'appello sono la Rete Nowar, il Collettivo militant, la Rete dei Comunisti, il"Comitato con la Palestina nel cuore", il Comitato "Donbass antinazista" e il Pdci.

Oltre alla giornata di contestazione contro la festa della Repubblica, gli antagonisti hanno in cantiere altremanifestazioni.Si comincia con quella indetta per sabato 30 maggio, con un corteo del "Coordinamento cittadino di lotta per la casa" che sfilerà a Roma per le vie del quartiere di Torrevecchia. Appuntamento alle 16.

30 in via Numai per chiedere lo "stop di sfratti e sgomberi, il recupero di immobili invenduti e inutilizzati da destinare all’edilizia popolare e la regolarizzazione di occupanti e morosi".

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