Cronache

Allarme mezzi pubblici a Roma. Le periferie diventano Far West

Aggressioni, scippi, rapine e assalti agli autobus stanno diventando la regola sulle linee Atac che servono le periferie della capitale

Allarme mezzi pubblici a Roma. Le periferie diventano Far West

Le periferie di Roma stanno diventando una terra di nessuno. Se i trasporti pubblici possono essere presi come metro di paragone del degrado che sta vivendo una città, la situazione della capitale dovrebbe essere considerata un'emergenza nazionale. Ci sono linee che vengono vissute dai conducenti Atac con lo stesso stato d'animo di militari al fronte. Iniziano il loro turno di lavoro sperando che sia un'altra giornata fortunata, sperando che se qualche teppista ha bisogno di sfogare la propria rabbia non scelgano proprio l'autobus che stanno guidando.

L'emergenza ha avuto per qualche giorno il rilievo nelle cronache nazionali per due casi di aggressioni a conducenti. Due nel giro di poco meno di 24 ore. Entrambe le vittime erano conducenti donne. Una delle due, Elisa, di 33 anni, è finita all’ospedale per il lancio di sassi contro il suo 42. Poche ore dopo la collega Federica, 44 anni, appena ha aperto le porte del bus si è vista assalire da un gruppo di persone. Ma come confermano tanti conducenti questo genere di aggressioni è all'ordine del giorno. I sindacati di categoria si battono da mesi per l'introduzione di cabine blindate per i conducenti che attraversano le zone meno sicure.

La mappa delle aree a rischio è davvero molto vasta e le linee da evitare, o da controllare se parliamo delle forze dell'ordine, sono troppe. C'è la linea 059 che va da Tor Bella Monaca a Tor Vergata passando per la Casilina, dove negli scorsi giorni l'aggressione di un conducente da parte di un gruppo di baby teppisti si è trasformato nel pestaggio degli agenti di polizia intervenuti in suo soccorso.

Anche la 511 sarebbe da evitare, visto la tendenza a essere frequentata da persone con il coltello in tasca come sa bene il 19enne indiano accoltellato mentre aspettava l'autobus. Quando non usano il coltello, la creatività della baby gang si sfoga direttamente sugli autobus. In molti quartieri il gioco più in voga è diventato il lancio di pietre e oggetti contro i mezzi in corsa. Alcuni conducenti confermano che negli ultimi tempi alcuni veicoli siano stati bersagliati anche con colpi di pistola. Succede spesso sulla linea 776 che serve il quartiere Laurentino, ma è la quotidianità sulla linea 20.

Come racconta il Corriere della Sera è la linea che porta dall’ultima fermata della metro A (Anagnina) a Tor Bella Monaca. Non solo attacchi notturni. L'ultimo episodio è avvenuto in pieno giorno, quando due ragazzini di 13 e 14 anni hanno assalito l'autobus spaccando tutto quello che arrivava alla loro portata. L'autista non ha avuto altra scelta che allontanarsi, abbandonando il mezzo in balia dei due teppisti. Non va meglio ai cittadini che usano i mezzi pubblici in quelle zone. Molsestie, aggressioni, rapine sono la regola. Alcuni sono stati costretti a scendere dal bus sotto minaccia, a prelevare al bancomat più vicino e consegnare il denaro ai propri rapinatori.

L'Atac e la l'amministrazione Comunale non sanno per ora reagire a questa piaga. Si era tentato con i Carabinieri sui mezzi pubblici con buoni risultati, ma i 10 euro ogni quattro ore che costava l'iniziativa ne hai impedito la proroga. Molto più lungimirante riparare una tantum gli autobus che sembrano usciti da una zona di guerra.

Intanto le periferie stanno diventando sempre più simili a un ghetto.

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