Cronache

Alle elezioni di Palermo ci mancava solo il "Male"

Dario Campagna, candidato sindaco nel capoluogo siciliano per il Partito del Male, svela i retroscena della sua discesa in campo. E accusa i suoi manovratori: "Sono brutti e vecchi"

Alle elezioni di Palermo ci mancava solo il "Male"

Vauro e Vincino finalmente l'hanno capito. E hanno ceduto al fascino della politica per provare a diventare famosi. Accalappiare voti no, quella è una speranza che nemmeno li sfiora. E te ne rendi conti quando parli al telefono con Dario Campagna, il candidato sindaco a Palermo per il Partito del Male, e lo senti sghignazzare in modo quasi nervoso. E' tutto uno scherzo, una messa in scena nel tipico stile del Male. Come quella volta, tanti anni fa, in cui diffusero alcune false pagine dei quotidiani nazionali spacciando una notizia sensazionale: "Arrestato il capo delle Br: Ugo Tognazzi". L'ennesima trovata (azzeccata) per farsi pubblicità.

Dopo i primi minuti di imbarazzo, colui che si definisce un "manovrato" da Vauro e Vincino e li apostrofa come "padri padroni", impossibilitati a candidarsi perché "brutti e vecchi", indossa i panni similistituzionali e ostenta sicumera.

"Dopo le primarie del Pd a Palermo, Vincino si è schifato e ha avuto l'idea di candidare il più giovane, quello con la faccia come il c...".

Andiamo bene allora...
"L'unico buono da prendere sono io, sono il migliore, vengo da un quartiere popolare, sono palermitano, conosco la mia città e i bisogni della gente".

E come farà a soddisfarli?
"Oasi di acqua calda per tutto l'anno a Mondello, scala mobile dalle falde al santuario di Santa Rosalia, meno cinesi in via Lincoln e 2mila euro al mese a tutti, tranne che per gli operatori Amia (l'azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti, ndr)".

Un programma ambizioso...Ma è il suo programma, o è quello di Vincino?

"Sono telecomandato, però al momento mi sento bene come burattino...".

Con oltre 1000 candidati però la concorrenza è enorme. Chi teme di più?
"Nessuno. I nostri unici nemici sono i grillini del Movimento 5 stelle".

Perché?
"Non c'è un motivo, siamo pregiudiziali".

Ha paura di Ferrandelli?
"Belli capelli ha detto che lui è quello più a sinistra di tutti, ma fa ridere perché lui era dell'Idv che non si può proprio definire un partito di sinistra. Non c'è più religione".

Costa?
"Dico solo a sua madre di stare attenta per il figlio..."

Almeno del redivivo Orlando avrà un po' di timore?
"E' un uomo finito, un traditore che prima ha sostenuto la Borsellino e adesso scende in campo da solo".

E' inutile che continui nella lista dei candidati, tanto per lei sono tutti da buttare...
"L'unico buono da prendere sono io, sono il migliore, vengo da un quartiere popolare, conosco Palermo e sono appoggiato orizzontalmente dalla base. Sa una cosa?"

Dica, pure.
"Se vogliamo far finire sto' magna magna allora votiamo Campagna": è il mio slogan elettorale e lo hanno scelto i miei fan".

Sono contento per lei. Ma la notizia della sua discesa in campo come è stata accolta dai giornali locali?
"Non ci hanno considerato..."

Come se lo spiega?
"La contemporanea candidatura di Rocco Siffredi ci ha smontato".

Mi dispiace. Certo lei definendosi "il sindaco che Palermo non si merita" non aiuta molto la sua immagine. Chi è che Palermo si merita allora?
"Nessuno".

Cosa farà il partito del Male per combattere la mafia?
"Credo che la mafia non esista più, è inutile combatterla, io sono contro le associazioni come Addiopizzo".

E dopo questa dichiarazione pensa di superare lo scoglio del primo turno?
"Io mi presenterò direttamente al secondo turno".

Buona fortuna allora

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