Cronache

Gli anarchici minacciano Tortosa

Nsce su Facebook la rivolta degli antagonisti contro l’agente sospeso. Sul loro blog articoli che appoggiano il "ritorno alla lotta armata"

Gli anarchici minacciano Tortosa

Dopo le polemiche e la sospensione dal servzio, adesso Fabio Tortosa, il poliziotto ched su Facebook ha rivendicato l'intervento alla Diaz è sotto il fuoco delle minacce da parte di alcuni gruppi anarchici. Decine e decine di insulti sulla pagina Facebook dei "ribelli anrchici libertari": "Ti posso solo augurare il peggio del peggio e voi continuate a chiamarli santi, io continuerò a chiamarli infami bastardi. Preparatevi". E ancora: "Suscita più indignazione un like su di un social network del cazzo che il sangue che quotidianamente cola dalle questure". La pagina esiste dal 2012 e raccoglie una comunità di circa 6mila persone. Ma a preoccupare di più gli investigatori, oltre alle minacce per Tortosa, è un documento pubblicato sul blog "Controinformazione anarchica" dove appare un opuscolo che racconta le esperienze di lotta armata di altri gruppi anarchici.

Chi ha pubblicato l'opuscolo, come ricorda il Tempo, afferma: "Ho voluto caricare su Internet questo opuscolo della Cospirazione delle Cellule di Fuoco (CCF) - scrive l'autore - dove vi sono informazioni importanti riguardo questa realtà che in Grecia sta mettendo in grave difficoltà il Capitale e lo Stato. Credo che sia importante diffondere le parole e sopratutto le azioni di questo gruppo anarchico-insurrezionale, sopratutto perchè, per quanto mi riguarda, il nostro movimento negli ultimi tempi sta andando incontro ad un becero riformismo, il quale non fa altro che mettere in seria difficoltà la prospettiva della realizzazione di una realtà antiautoritaria. Chi vi parla, come saprete bene, non è un anarco-individualista e nemmeno condivido, a livello teorico e di prospettive future, tantissimo le posizioni delle CCF.

Ciò che però credo vada preso come esempio è la totale abnegazione di queste persone per la loro causa e l’utilizzo della propaganda col fatto".

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