Cronache

Pure il "cerchio magico" della Le Pen tra le pagine dei Panama Papers

Nei documenti il "tesoro" del fondatore del Fronte Nazionale e l'evasione

Pure il "cerchio magico" della Le Pen tra le pagine dei Panama Papers

Marine e pure Jean-Marie Le Pen. Ci sono le due generazioni di leader del Fronte nazionale tra le pagine dei documenti forniti alla stampa, i Panama Papers che stanno facendo tremare più di uno, in quello che è già stato definito come il leak più imponente nella storia del giornalismo.

Secondo il quotidiano francese Le Monde il nome dei due Le Pen sarebbe finito nelle carte perché il "tesoro" del fondatore del Fronte sarebbe stato dissimulata utilizzando una società offshore, la Balerton Marketing Limited, creata nel 2000 nei Caraibi. Intestati al prestanome Gerald Gerin, ex maggiordomo di Jean-Marie, ci sarebbero banconote, lingotti e monete d'oro.

Ma nel calderone sarebbero finite anche persone vicine a Marine per un "sofisticato sistema di evasione fiscale off-shore messo insieme tra Hong Kong, Singapore, Isole Vergini britanniche e Panama", secondo Le Monde, che punta il dito sui fedelissimi, accusando il partito di destra di avere utilizzato "società di comodo e fatture false" per portare i soldi fuori dalla Francia.

Nello scandalo, intanto, sono finiti anche l'Inter e Finmeccanica. Secondo il Corriere della Sera sono infatti tra i soggetti citati dalle carte dello studio Mossack Fonseca di Panama.

A denunciarlo due quotidiani stranieri, l'Indian Express e l'Irish Times.

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