Cronache

Antonello Bonci: "Così ho salvato Lapo ​Elkann dalla dipendenza dalla cocaina"

Antonello Bonci, direttore scientifico del Nida, racconta la terapia che ha salvato Lapo Elkann dalla dipendenza dalla droga

Antonello Bonci: "Così ho salvato Lapo ​Elkann dalla dipendenza dalla cocaina"

Lapo Elkann ha detto addio alla cocaina: ha sconfitto la dipenza. Una traguardo importante raggiunto grazia alla rivoluzionaria terapia di Antonello Bonci, noto neurologo riminese da anni a lavoro negli Stati Uniti.

La terapia Tms

Bonci, direttore scientifico del Nida (istituto americano per le ricerche contro le droghe), insieme a Luigi Gallimberti e Lorenza Bolzoni - definiti "medici geniali" dal rampollo di casa Agnelli - sperimenta dal 2014 la Tms, ovvero la stimolazione elettromagnetica transacranica. Questa terapia, come si legge su Il Resto del Carlino, è in grado di cancellare dalle cellule del cervello le tracce di assuefazione alla droga.

Bonci però resta umile e ammette lo stupore di fronte ai vari complimenti espressi da Lapo nei suoi confronti: "È stato molto gentile. Ma lui è così: una persona straordinaria, empatica, generosa. E ora ha deciso di lanciare un grande messaggio di speranza: dalla dipendenza dalla cocaina si può guarire". Il dottore però non rivela come sia stato l'incontro con l'imprenditore: "Non posso rivelare dettagli. Confermo quanto ha detto lo stesso Lapo. Dico solo che è stato un piacere conoscerlo e poterlo aiutare. La sua straordinaria motivazione, il suo impegno e il suo entusiasmo hanno giocato un ruolo importante. Questo è fondamentale, in ogni terapia. I suoi complimenti non possono che far piacere"

Sulla terapia invece racconta che "dalle 2 alle 4 settimane si possono già avere risultati concreti e apprezzabili, a seconda dei soggetti, poi si fanno altre sedute di richiamo. Molti pazienti dicono che dopo la Tms avvertono come un ‘risveglio’ del cervello, come se la stimolazione avesse cancellato la memoria del piacere della cocaina". E ancora: "l primo studio che abbiamo effettuato a Padova, fra il 2014 e il 2016, ha dato ottimi risultati, anche se preliminari, perché condotti su pochi pazienti. Oggi sono in corso altri studi sperimentali negli Stati Uniti, in Italia, in Messico, anche in doppio cieco (la metà dei pazienti in pratica non sa se riceve la Tms o soltanto una piccola stimolazione). Siamo di fronte a un grande orizzonte. Se i risultati convalideranno le nostre tesi, la stimolazione elettromagnetica potrebbe venire approvata in tutto il mondo come il primo trattamento neurobiologico contro la cocaina. La Tms non esclude altre terapie: è un’arma in più.

Ed è in fase sperimentale anche per la cura di altre patologie, come la schizofrenia, l’insonnia, i disturbi della memoria".

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