Cronache

Aosta, reagisce all'arresto: migrante manda all'ospedale gli agenti

La violenza del migrante trovato in possesso di 500 grammi di droga. Domenico Pianese (Coisp): "Delinquenti sempre più violenti e agguerriti. Poliziotti feriti ogni giorno"

Aosta, reagisce all'arresto: migrante manda all'ospedale gli agenti

Lo hanno seguito per giorni con diversi appostamenti. Poi lo hanno colto in fallo, beccandolo con "appena" 500 grammi di droga in tasca. Lineare, direte. La guardia arresta il bandito. Già, peccato che il migrante marocchino, colpevole di aver reso il quartiere Cogne di Aosta una sorta di supermarket di sostanze stupefacenti, ha reagito (male) al fermo. E ha pestato quattro agenti.

L'episodio risale a ieri sera e dimostra quanto sia complesso per le forze dell'ordine assicurare alla giustizia i malviventi. L'operazione è stata messa a segno dalla Sezione Narcotici e ha portato all'arresto del migrante marocchino per la detenzione ai fini dello spaccio di ingenti quantità di hascisc e un grammo di cocaina. Il rivenditore (non) autorizzato ha provato a scappare, colpendo ripetutamente gli agenti intervenuti sul posto e costringendoli a rivolgersi all'ospedale per le cure del caso.

Duro il commento di Domenico Pianese, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia: “Oggi, purtroppo, contiamo ancora quattro agenti che sono rimasti feriti durante un’operazione di servizio, a cui esprimiamo la massima solidarietà e gli auguri di una pronta guarigione". A preoccupare il segretario del Coisp è l'avanzare di "una delinquenza sempre più agguerrita e violenta" che mette "alla prova gli appartenenti alla Polizia di Stato che, purtroppo, continuano troppo spesso a pagare sulla propria pelle le conseguenze del servizio svolto". L'emergenza chiede risposte da parte dello Stato. "La cosa rende ancor più lampante la necessità di poter contare su maggiori risorse in termini di uomini e di mezzi - attacca Pianese - per consentirci di tutelare al meglio la Sicurezza dei cittadini e del Paese. Le sfide multiformi con cui abbiamo a che fare, su ogni fronte della vita sociale, richiedono maggiori investimenti e ulteriori mezzi di tutela, operativa oltre che personale, degli Operatori che devono poter contare su numeri e su un’età media, oggi, non all’altezza della mole di lavoro che siamo chiamati a svolgere e che comunque, nonostante tutto, continuiamo a portare avanti con risultati di eccellenza assoluta a costo di sacrifici personali".

Anche perché, conclude Pianese, "il ferimento di colleghi è ormai purtroppo notizia quasi quotidiana - conclude Pianese -, e ciò significa andare ogni giorno in servizio consci che potrebbe essere la volta fatale".

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