Cronache

Prima in silenzio, poi l'elogio. Appendino si allinea e omaggia Marchionne

Il sindaco di Torino, Chiara Appendino, ricorda Marchionne: "A lui il merito maggiore dell’aver portato l’industria dell’auto italiana a superare il momento forse più difficile della propria storia, intuendo che solo una dimensione internazionale le avrebbe garantito un futuro solido"

Prima in silenzio, poi l'elogio. Appendino si allinea e omaggia Marchionne

Il sindaco di Torino, Chiara Appendino, nei giorni scorsi era rimasta in silenzio dopo la notizia dell'uscita di scena di Marchionne dalla guida di Fca. Aveva fatto gli auguri al nuovo ad, Mike Manley, invitandolo "a guardare con attenzione alla nostra città perché, oltre allo storico legame con il gruppo, ha saputo costruire nel tempo un sistema fatto di conoscenza, competenze, infrastrutture, centri di ricerca scientifica, imprese innovative e aziende ad alto contenuto tecnologico che possono contribuire alla crescita del settore automotive e, più in generale, dell'economia del nostro territorio".

Parole comprensibili, da parte di un sindaco, ma quel silenzio su Marchionne ad alcuni non era andato giù. Poi il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, aveva strigliato quelli che, da sinistra, avevano attaccato il manager: "Con Marchionne non siamo andati d’accordo quasi mai, ma è veramente miserabile attaccare una persona che sta male come fa la sinistra che gli ha fatto fare tutto quello che voleva quando era potente".

Oggi, giorno della morte di Marchionne, la Appendino rompe il silenzio e dispensa lodi al manager: "Desidero esprimere il profondo cordoglio, mio personale e della Città di Torino, per la scomparsa di Sergio Marchionne. Ci ha lasciato un manager globale, tenace e carismatico, uno degli uomini che più hanno segnato la storia economica del nostro Paese negli ultimi anni. A lui il merito maggiore dell’aver portato l’industria dell’auto italiana a superare il momento forse più difficile della propria storia, intuendo che solo una dimensione internazionale le avrebbe garantito un futuro solido. Gettando lo sguardo tra Torino e Detroit ha saputo vedere e cogliere nella crisi di due società quelle opportunità che, attraverso la costituzione di Fca, si sono poi tradotte in sviluppo e rilancio.

Le più sincere condoglianze ai familiari di Sergio Marchionne, alla famiglia Agnelli e a tutte le persone a lui vicine".

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