Cronache

In fuga dopo duplice tentato omicidio: aggressore tradito da un malore

È stato arrestato, nel pomeriggio, a Sanremo, dopo essere stato colto da un malore, per strada: Domenico Ferraro, 63 anni, l'uomo che lunedì mattina ha sparato contro la coppia di rivali

In fuga dopo duplice tentato omicidio: aggressore tradito da un malore

È stato arrestato, nel pomeriggio, a Sanremo, dopo essere stato colto da un malore, per strada: Domenico Ferraro, 63 anni, l'uomo che lunedì mattina ha sparato contro la coppia di rivali, suoi vicini di casa, ferendo gravemente la moglie: Antonietta Calvo, di 64 anni, colpita al torace, vicino al cuore, e a un braccio e mancando per un soffio il marito di lei, Vito Pedone, di 62 anni, graziato dalla pistola si è inceppata, dopo tre colpi andati a vuoto.

Ferraro è quindi scappato, a bordo della propria auto, una Ford Fusion, ritrovata parcheggiata in piazza Roma a Imperia ed è sparito nel nulla. Oggi, la svolta. Viene colto da un sospetto attacco di cuore (forse una crisi epilettica, patologia di cui soffriva), mentre si trova in zona Foce, nella città dei Fiori.

Il personale sanitario del 118 lo soccorre: gli chiede nome e cognome e lui riferisce le proprie generalità, senza alcuna esitazione. A quel punto, vengono avvisate le forze dell'ordine che scortano Ferraro al pronto soccorso dell’ospedale Borea. Nei suoi confronti la pesante accusa di tentato omicidio.

"Lo stesso Ferraro era stato colpito con una spranga e aveva perso un occhio - ha affermato il procuratore, riferendosi alla lite con i vicini, avvenuta nel luglio scorso -. Vi era un contrasto tra le parti che era passato a vie di fatto molto pesanti". E poi. "Cercheremo di capire se qualcuno ha favorito la sua latitanza. Lo abbiamo dichiarato in stato di fermo, con un provvedimento del pm".

L'uomo, che al momento è sotto osservazione, è cardiopatico e necessita di cure mediche continue. Probabilmente è scappato, senza avere con sé le medicine e si è sentito male. Lunedì scorso ha sparato contro l'auto dei rivali con una pistola Browning 7.65 con matricola abrasa e di provenienza clandestina.

Ora è accusato di tentato omicidio plurimo aggravato dalla premeditazione e porto e detenzione di arma clandestina. Stando a quanto ricostruito: lunedì mattina, Ferraro è andato in Questura, a Imperia, per "firmare" (aveva l'obbligo di firma, per una precedente lite con i vicini). Quindi, si è recato nel quartiere di Caramagna dai rivali.

Una volta sotto casa ha speronato più volte la loro auto, è sceso dalla propria ed ha estratto la pistola sprando all'impazzata.

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