Cronache

In arrivo i primi tribunali tributari

La riforma del processo tributario dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri per la metà di giugno. Cosa comporterà?

In arrivo i primi tribunali tributari

La riforma del contenzioso tributario sta muovendo i suoi primi passi. L’obiettivo del Governo è di portare in Consiglio dei ministri i decreti di riforma del processo per la metà di giugno. La mediazione si svolgerà all'interno dei nuovi tribunali tributari che, assieme alle corti d’appello dedicate alla materia fiscale, andranno a sostituire rispettivamente le attuali Commissioni provinciali e regionali. A spiegarlo è il Sole 24 ore.

Si lascerà più spazio alla conciliazione giudiziale che debutta anche in secondo grado e, per spingere fisco e contribuenti a trovare comunque un accordo per tagliare le liti, si pensa a sconti differenziati sulle sanzioni. Se poi la violazione oggetto della lite è scaturita dall’incertezza della norma o da una sua corretta applicazione perché è oggettivamente “sbagliata”, i giudici tributari potranno disapplicare le sanzioni amministrative.

La "sezione mediazione" del nuovo tribunale tributario sarà costituita da un giudice onorario del tribunale tributario, da un funzionario delle Entrate (ma solo con una determinata qualifica e con esperienza professionale di almeno due anni presso gli uffici legali dell’Agenzia) e da un professionista abilitato con esperienza nel settore e anzianità di iscrizione all’albo di almeno due anni.

Dei trattamenti economici si occuperà un futuro decreto della Presidenza con cui saranno fissati gli emolumenti sulla scorta dei criteri che tengano conto della qualifica e delle funzioni svolte.

Rivisti anche i poteri dei giudici tributari. La prova testimoniale sarà ammessa con valore di presunzione semplice. Restano esclusi invece l’interrogatorio formale e il giuramento.

Il giudice potrà anche avvalersi di consulenti tecnici.

Commenti