Cronache

Arsenale di guerra trovato a casa di un giovane incensurato di Manfredonia

In seguito ad alcune verifiche i Carabinieri hanno fatto irruzione dell'appartamento del ventenne e qui hanno ritrovato un vero e proprio arsenale di guerra

Arsenale di guerra trovato a casa di un giovane incensurato di Manfredonia

Custodiva in casa un vero e proprio arsenale di guerra. Così nella mattinata di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Manfredonia - coadiuvati dai militari della Stazione di Monte Sant'Angelo e da unità del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno (Bari) - hanno tratto in arresto in flagranza di reati il giovane manfredoniano incensurato S.G.P. Il ventenne è accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, di illecita detenzione di armi clandestine, di esplosivi, di munizioni e di armi bianche non denunciate.

In seguito ad alcune verifiche effettuate sui clienti di un esercizio commerciale, nonché noto ritrovo di pregiudicati, i sospetti si sono concentrati sul ragazzo. Gli uomini dell'Arma hanno fatto dunque irruzione nell'abitazione dell'incriminato, situata questa in una delle palazzine popolari di largo delle Euforbie e l'hanno sottoposta a perquisizione. All'interno della camera da letto e nel seminterrato chiuso con un lucchetto sono stati rinvenuti circa 450 grammi di cocaina e 0,6 grammi di hashish. Ben occultate poi c'erano: tre pistole a salve calibro 9 modificate, quindi da considerarsi armi clandestine, un ordigno esplosivo di fattura artigianale con miccia innescata, polvere pirica e altre sostanze per il confezionamento di esplosivi. Ancora si aggiungono cartucce di vario calibro caricate artigianalmente, numerosi coltelli e pugnali, un nunchaku da arti marziali, una balestra, bilancini di precisione, materiale destinato al confezionamento delle dosi di stupefacenti e 300 euro in contanti.

Il giovane, dichiarato in arresto e condotto nel carcere di Foggia, è stato interrogato dal Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo dauno. A destare maggiore preoccupazione non sono solo le armi modificate, ma soprattutto il potente ordigno esplosivo e il materiale per fabbricarne altri.

Il RIS di Roma si occuperà di verificare se l'arsenale sequestrato sia già stato utilizzato nella commisione di qualche reato e se il materiale esplodente sia compatibile con quello usato in attentati dinamitardi a Foggia e provincia.

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