Cronache

Un asteroide spuntato dal nulla sta per sfiorare la Terra

Un asteroide sfiora la Terra a 220mila chilometri di distanza: "Un impatto con un oggetto di queste dimensioni sarebbe foriero di una catastrofe non planetaria ma sicuramente nazionale"

Un asteroide spuntato dal nulla sta per sfiorare la Terra

"La taglia di questo asteroide è compatibile con quella dell'evento di Tunguska, un impatto con un oggetto di queste dimensioni sarebbe foriero di una catastrofe non planetaria ma sicuramente nazionale".

Viene presentato così da Gianluca Masi, astrofisico responsabile del progetto Virtualtelescope, l’asteroide 2018 RC che tra qualche ora sarà ben visibile dalla Terra e sfiorerà il nostro pianeta. Se entrasse in contatto con la terra potrebbe davvero creare dei danni, ma per fortuna la sua traiettoria non prevede collisioni con il nostro pianeta.

Per furtuna, appunto. Perché altrimenti il rischio sarebbe stato quello di trovarsi di fronte ad un evento simile a quello del 1908, quando un asteroide provocò il disastro per 2mila km quadrati in Siberia. Allora in quella regione non viveva quasi nessuno, dunque non ebbe alcun effetto catastrifico. Ma se fosse caduto altrove...

Ecco perché tutti gli asteroidi più grandi sono monitorati. Secondo la Nasa, riporta Repubblica, tutti quelli con una dimensione tale da avere effetti devastanti sul pianeta sono mappati. E di essi si conosce ogni cosa (o quasi). Il problema sono quelli di dimensione inferiore: nell’universo ce ne sono a milioni, ma al momento se ne conoscono appena 16mila.

Quello che stasera sfiorerà la terra, peraltro, non era conosciuto. È come se fosse apparso dal nulla, scoperto lo scorso 3 settembre dall'osservatorio del progetto Atlas, dell'università delle Hawaii. Alto 50 metri, come un palazzo di 15 piani, dovrebbe arrivare ad una distanza inferiore a quella che separa la Terra dalla Luna domani intorno alle 14. Oggi rispetto alla terra si muove ad una velocità di 18mila chilometro all’ora.

"Formalmente gli oggetti potenzialmente pericolosi devono rispondere a certi requisiti: il passaggio previsto deve essere a meno di 7,5 milioni di chilometri, e questo oggetto è passato a una distanza molto minore, 220mila”, ha spiegato Masi a Repubblica.

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