Cronache

Atac, ennesimo scandalo: "Tram e autobus sabotati per vendetta"

Ma i sindacati non ci stanno e attaccano: "Falsità, basta attaccati ai lavoratori"

Atac, ennesimo scandalo: "Tram e autobus sabotati per vendetta"

Nuova bufera sull’Atac, l’azienda dei trasporti pubblici di Roma.

L’ultimo scandalo? L’emergenza sabotaggi. Già, negli ultimi mesi sono stati segnalati alla Procura della Republica circa trenta episodi, circa uno ogni due giorni, che riguardano i mezzi parcheggiati nei depositi, specialmente i tram. Insomma, luoghi protetti ai quali dovrebbe potrebbe accedere - almeno in teoria - solo il personale addetto alla manutenzione e alla pulizia del parco macchine.

Così qualcuno ha parlato di veri e propri sabotaggi per vendetta, visto che è in corso un piano di risanamento aziendale che potrebbe prevedere numerosi licenziamenti.

Il Messaggero parla di manomissioni volontarie da parte di operai, che agiscono dall’interno e di nascosto, colpendo soprattutto il sistema di frenata dei tram e degli autobus. Il deposito maggiormente preso di mira è quello di via Prenestina, dove pare che in appena due mesi siano stati azzoppati decine di tram.

Sindacati contro Atac

Ma i sindacati dei lavoratori hanno ricacciato al mittente le illazioni circa i sabotaggi. In una nota della FIlt Cgil di Roma e del Lazio, infatti, si legge: “Assistiamo a un nuovo attacco mediatico nei confronti dei lavoratori di Atac Spa, colpevoli addirittura di sabotare la flotta aziendale. Per l'ennesima volta si tenta, strumentalmente, di distogliere l'attenzione dalle vere responsabilità che hanno determinato e stanno determinando il fallimento dell'azienda di trasporto pubblico romana attribuendole all'anello più debole della catena, i lavoratori".

E ancora: “I veri sabotatori non sono da ricercarsi tra chi ogni giorno mette in campo il massimo della propria professionalità per evitare il blocco del trasporto pubblico, ma tra chi ha determinato un concordato costruito sulla sabbia mettendo a rischio l'intero sistema della mobilità cittadina".

E alla Cgil ha fatto eco l’Unione Sindacale di Base capitolina e regionale, per bocca di Michele Frullo: “È vero, nelle sabbiere dell'impianto frenante sono stati trovati pezzi di legno e di plastica, ma i ritrovamenti sono stati fatti su un solo modello di tram, il Fiat della linea 8, che ha le sabbiere all'interno della vettura, all'altezza del punto di snodo, e vengono usate dai passeggeri come cestini dei rifiuti. Niente è mai stato ritrovato nelle sabbiere degli altri modelli che servono il resto della rete tramviaria, perché sono posizionate sotto le vetture. Una manovra di sabotaggio ben strana, dunque”.

E conclude: “Il vero sabotatore in Atac è il tempo, che impietosamente colpisce vetture non più in grado di circolare.

Il vero sabotatore in Atac è il sistema del malaffare che ai piani alti ha saccheggiato l'azienda”.

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