Cronache

Atac ha sospeso l'autista che ha esposto lo slogan anti-vaccini

Lo slogan anti-vaccini sul display costa caro all'autista che ha diffuso la foto

Atac ha sospeso l'autista che ha esposto lo slogan anti-vaccini

"Vaccinati sto c...", e il resto lo censuriamo per rispetto del lettore. È questa la scritta che domenica compariva sul display di uno degli autobus romani dell'Atac, esposto da un'autista dalle simpatie anti-vacciniste e che ha destato scandalo dopo che lo stesso uomo lo ha pubblicato su una pagina Facebook ben nota tra chi si oppone alle iniezioni ai bambini.

È dalla pagina "Genitori e bambini liberi e sani - popolo unico" che la fotografia è finita sui giornali italiani e da lì probabilmente alla scrivania dei vertici dell'Atac, che con un po' di imbarazzo hanno dovuto riconoscere che quell'autobus era uno dei loro e cercare di porre al fattaccio una pezza, che è stata cucita oggi.

L'autista responsabile della bravata è stato sospeso dal servizio. Una "sospensione cautelare", per utilizzare il gergo tecnico della società capitolina, che in soldoni significa che "l'utilizzo improprio del display" da parte del dipendente gli costerà un periodo lontano dal volante per la "violazione dei regolamenti aziendali" e per il "danno d'immagine" che ne è derviato.

Il comportamento non è accettabile, secondo l'Atac. Ma l'autista non sembra temere conseguenze.

Già dopo avere pubblicato la fotografia aveva risposto, a chi invocava il suo licenziamento, che l'azienda ci aveva già provato a lasciarlo a casa, ma che aveva poi invece dovuto risarcirlo con 40mila euro.

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