Cronache

Attacco terroristico a scuola: ma è un’esercitazione

Alle medie di Ferno, a due passi dall’aeroporto di Malpensa, è stata effettuata la prima simulazione in Italia di questo tipo con il coinvolgimento anche di alunni e insegnanti.

Attacco terroristico a scuola: ma è un’esercitazione

Attacco terroristico in una scuola di Ferno (Varese). Ma per fortuna si è trattato di un’esercitazione.

Come riferisce Varesenews, tra il 15 e il 16 maggio è stata simulata la prima azione del genere in un istituto di istruzione primaria (altre si sono svolte solo nelle università) con la partecipazione di civili.

Le forze speciali del 9° Reggimento d’assalto paracadutisti “Col. Moschin” hanno liberato la scuola secondaria di primo grado Benedetto Croce dalla presenza di alcuni terroristi.

L’operazione, realistica (una bidella è perfino svenuta e una prof. si è infortunata) e studiata nei minimi dettagli, ha coinvolto un centinaio di persone tra cui 23 insegnanti, 18 ragazzi, tutti volontari, e una cinquantina di militari divisi tra Forze speciali, terroristi, addetti al supporto logistico e psicologico, rinforzi di Carabinieri, in servizio e in congedo, e la Protezione civile.

L’allarme è scattato mercoledì quando alla base di Livorno del reggimento è arrivata una chiamata dal Ministero dell’Interno. Una volta sul posto gli operatori hanno istituito una sala operativa e hanno messo in sicurezza il perimetro della scuola. Diversi tiratori scelti si sono appostati mentre una trattativa è stata portata in scena per liberare gli ostaggi.

I18 alunni sono stati rilasciati in mattinata, ma la negoziazione non ha avuto esito positivo tanto che vi è stata l’esecuzione di un ostaggio e il lancio di un ultimatum: a quel punto la squadra d’assalto ha fatto irruzione e ha liberato i prigionieri. L’edificio è stato inoltre bonificato: l’unità cinofila K9 ha infatti scoperto un ordigno esplosivo che è stato fatto brillare. Durante il finto attacco sono stati utilizzati i dispositivi in dotazione nelle vere emergenze: le armi erano però caricate con speciali munizioni d’addestramento.

Tempo prima dell’esercitazione gli studenti e i docenti volontari, per prepararsi all’evento, avevano partecipato ad alcuni incontri con la Sipem SOS Lombardia, una squadra di psicologi d’emergenza.

L'attività esercitativa – ha comunicato la Prefettura di Varese - è stata strutturata in aderenza alle esigenze connesse all'odierno scenario internazionale allo scopo di sviluppare e testare, in tempi ridottissimi, la capacità dello speciale reparto di schierare unità per condurre, in ambiente urbano, una operazione di liberazione ostaggi e bonifica edifici”.

Operazione riuscita.

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