Cronache

Autisti di autobus nel mirino di rom, ubriachi e bulli

In un video choc una donna rom, senza biglietto, vuole salire a tutti i costi. Ma è solo l'ultimo episodio di degrado

Autisti di autobus nel mirino di rom, ubriachi e bulli

A Padova una donna rom sale su un autobus senza biglietto, si scusa per non avere i soldi e pretende di essere portata fino alla fermata successiva. L'autista reagisce e si prende insulti e minacce. Un video che spopola sui social network e che riaccende la polemica sulla questione nomadi. Tutto viene ripreso in tempo reale da un utente, Amedeo Della Serra, seduto proprio in testa all'autobus, che posta sul suo profilo Facebook il battibecco dai toni pesanti che nasce tra rom e conducente.

"Non ho i soldi, guarda, altrimenti te li darei, ti chiedo scusa". Queste sono le parole della donna rom. Il conducente non transige e invita la donna a scendere. Lei insiste e vuole essere portata fino alla fermata di Mestrino, lui le ripete nuovamente di no. A questo punto la donna passa alle minacce: "Guarda che sarà peggio per te! Io non ho paura di carabinieri, non ho paura di nessuno, sono minorenne e ho un bambino! Vergognati!". La donna, come mostrano le immagini risulta chiaramente maggiorenne, ma vedendo la fermezza del conducente si spazientisce e lo riempie di insulti, parole forti che potete risentire e commentare ascoltando l'audio del video.

Da Padova a Roma, dove sulla linea 042, in questi mesi sono accadute diverse aggressioni a danno di conducenti di autobus. Una di loro, mentre portava la vettura alla rimessa sulla Collatina, si è trovata a fronteggiare la carica di circa 40 extracomunitari inferociti, che hanno rotto con calci e pugni il vetro dell'autobus, pretendendo di salire a suon di insulti e minacce, fino a scagliare una bottiglia di birra contro il finestrino. In quel caso la giovane autista, che all'inizio aveva rallentato trovandosi gli immigrati in mezzo alla strada, per non investirli, era riuscita a fuggire e a chiamare i soccorsi. Si sono create così due fazioni: da una parte gli immigrati, che accusano gli autisti dell'Atac di non farli salire a bordo la sera, dall'altro i conducenti di bus e residenti, esasperati dai comportamenti incivili e violenti di molti stranieri che gravitano in quei paraggi.

L'ultimo episodio e' accaduto pochi giorni fa dove un rumeno ubriaco di 51 anni ha iniziato a battere violentemente i pugni contro la cabina di guida e a insultare il conducente. Il giovane rumeno si sarebbe giustificato dicendo che l'autista non avrebbe atteso abbastanza alla fermata per dargli il tempo di scendere. Fortuna per l'autista è stata la presenza di carabinieri in borghese a bordo dell'autobus.

I militari, vedendo che l'immigrato non dava cenno a calmarsi, ma diventava sempre più aggressivo, si sono avvicinati per bloccarlo ma quello è andato su tutte le furie scalciando e prendendo a pugni i carabinieri, che a quel punto avevano deciso di ammanettarlo. Ora il rumeno dovrà rispondere di violenza, lesioni e minacce a pubblico ufficiale, mentre i militari sono stati trasportati in ospedale per le escoriazioni e contusioni riportate.

Anche a Milano non mancano episodi analoghi, dove protagoniste sono le baby gang. L'ultimo episodio e' accaduto alla fermata di San Donato.

Giovani sbandati hanno ricoperto di minacce e insulti l’autista 54enne di un autobus colpevole solo di aver chiesto loro di mostrare il biglietto di viaggio. Quando il gruppetto, composto da tre ragazzi italiani e una ragazza di origine brasiliana tutti di età compresa tra i 16 e i 17 anni, ha preso posto nei sedili in fondo alla vettura, il conducente si è avvicinato per chiedere di esibire il documento di viaggio. I bulli, che ovviamente non disponevano del biglietto, hanno iniziato a rivolgere insulti molto pesanti e minacce alla sua incolumità fisica. A quel punto il 54enne, senza perdere la calma, ha provveduto a contattare la polizia, che si è presentata alla fermata successiva dell’autobus, cioè in via Marignano sempre a San Donato. Neppure alla vista degli agenti però i giovanissimi delinquenti hanno dato segno di volersi calmare, da qui la decisione di portare l’intero gruppo in Questura a Milano. I quattro minorenni, sono stati affidati alle rispettive famiglie, mentre l’autista del bus ha provveduto a denunciarli per minacce gravi e falsa attestazione.

Per cercare di arginare il problema che, in varie forme, si sta infittendo, la Lega Nord ha proposto un progetto di legge in Regione Lombardia con cui si vuole dare la possibilità alle guardie giurate di controllare non solo i titoli di viaggio ma anche i documenti di identità dei passeggeri.

Secondo la Lega quindi, ci saranno persone armate a bordo mezzo che potranno verificare biglietti e generalità, una sorta di "controllore Rambo" a tutela della sicurezza dei cittadini.

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