Cronache

Auto, tutto quello che può salvare la vita

Dagli pneumatici all'elettronica fino al parabrezza. Il ruolo delle tecnologie nella prevenzione degli incidenti

Auto, tutto quello che può salvare la vita

Secondo Volvo entro una decina di anni sulle sue auto nessuno degli occupanti subirà danni fisici di rilievo come conseguenza di un incidente. È un obiettivo ambizioso, in linea con la tradizione della Casa svedese nell'ambito della sicurezza, ma comunque ristretto a un esiguo numero di vetture. Già oggi, tuttavia, l'industria automobilistica nel suo complesso dimostra di aver compiuto straordinari progressi nella protezione (la sicurezza passiva) di chi viaggia a bordo di un'auto. La conferma arriva anche dall'analisi statistica sugli incidenti stradali in Italia: tra il 2002 e il 2013 i morti sulle nostre strade sono passati da 6.980 a 3.385, un calo di oltre il 50% in soli dieci anni. «Gli incidenti con danni alle persone sono in calo, il numero dei morti diminuisce sensibilmente, quello dei feriti pure e la causa di questa situazione - spiega Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor - va ricercata prima di tutto nel miglioramento della sicurezza attiva e passiva delle automobili».

Da decenni la sicurezza passiva è centrale nello sviluppo di un nuovo modello che viene praticamente progettato intorno alle gabbie di protezione ad alta resistenza con zone di deformazione programmata, autentiche cellule di sopravvivenza che coinvolgono i principali elementi longitudinali e trasversali della scocca. Il peso e lo spessore dell'acciaio non sono più decisivi, perché sempre più diffusi sono gli acciai leggeri ad alta resistenza e l'alluminio. In un'automobile ci sono poi singoli componenti decisivi nel salvare una vita in caso di collisione, come la cintura di sicurezza a tre punti di attacco che in quasi 60 anni di vita ha salvato un numero di persone impossibile da calcolare e che nell'Airbag ha trovato un partner ideale per moltiplicare l'effetto protettivo dei due dispositivi.

Gli pneumatici svolgono il ruolo di collegamento dell'auto con la strada ed è quindi evidente che pesano enormemente nella sicurezza globale dell'auto. Pneumatici non regolamentari che sfuggono ai controlli e la scarsa cura che ancora oggi molti automobilisti riservano alle gomme della loro auto sono fattori che riducono la sicurezza. «Conoscere gli pneumatici e una manutenzione consapevole - spiega Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma - sono due delle regole fondamentali: identificare un prodotto omologato, ad esempio, è il primo passo per viaggiare sicuri e in regola, mentre una corretta pressione di gonfiaggio consente inoltre di ridurre significativamente le emissioni CO2 evitando di trasformare l'esperienza di guida in un pericolo per sé e per gli altri».

Campagne di informazione e formazione continua degli operatori sono cruciali per poter avere un parco circolante sempre più sicuro: prezioso per automobilisti, rivenditori e media è il sito di Assogomma, www.pneumaticisottocontrollo.it .

«Abbiamo inventato il freno che pensa», dichiararono gli ingegneri della Bosch quando l'Abs, il sistema antibloccaggio dei freni, debuttò nel 1978 su una Mercedes-Benz Classe S, e avevano ragione perché da quel momento entrava in gioco un dispositivo che aiutava automaticamente il guidatore nelle frenate brusche. Il colosso tedesco ha poi sviluppato, integrandolo con l'Abs, l'Esp, il sistema elettronico di stabilità che fece il suo esordio nel 1995 e che oggi andrebbe reso obbligatorio come l'Abs. Le luci sono un altro elemento che incide profondamente sulla sicurezza di marcia e la tecnologia full-led , messa a punto per prima da Magneti Marelli nel 2007 su una Audi R8, aumenta sensibilmente la visibilità e la qualità della visione. Il primo equipaggiamento di un'auto sotto il profilo della sicurezza è ovviamente fondamentale, ma ci sono particolari che, dopo un incidente, vanno sostituiti a regola d'arte. Uno di questi è il parabrezza, che è responsabile per il 30% della rigidità della scocca e la sua sostituzione deve essere eseguita seguendo un procedimento rigoroso (un parabrezza fissato male può cedere quando l'Airbag esplode vanificandone l'effetto protettivo). Per gli automobilisti, ma non solo, Carglass, azienda leader con una fitta rete di centri in tutta Italia, ha creato un portale ( www.sicurezza.carglass.

it ) dove viene spiegato tutto ciò che riguarda il parabrezza.

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