Cronache

Azimut, gran rentrée che fa bene al Salone

In acqua a Genova sette yacht, tra cui il nuovo Fly 72' Giovanna Vitelli: «Dai saloni la conferma della ripresa»

Ritorno a casa. Forse il ritorno più atteso. Il Salone nautico di Genova riabbraccia, dopo una pausa di riflesione, il gruppo Azimut-Benetti. Che si ripresenta con una flotta di sette yacht, comprese due importanti novità: Azimut Fly 72', modello della «Collezione Flybridge» appena presentato in anteprima mondiale a Cannes, e uno stand rivisitato dall'archistar Michele De Lucchi, il quale seguirà design e immagine di Azimut in tutti gli eventi e i saloni nautici del mondo.

Continua quindi a gonfie vele il viaggio del gruppo di Paolo Vitelli dopo la «caldissima» estate vissuta da protagonista: ottimo bilancio 2014-2015; ingresso di Tamburi Investment Partners nel capitale societario (12%); adesione a Nautica Italiana, la nuova associazione affiliata ad Altagamma. Ma Paolo Vitelli non finisce mai di stupire. Ed ecco le fresche dimissione da deputato della Repubblica. «Motivi strettamente personali» alla base dell'improvvisa decisione. Che, comunque, era nell'aria. Perché, conoscendo l'uomo e l'imprenditore, avrebbe mandato volentieri a dire: «Signora presidente della Camera, cari onorevoli colleghi, me ne vado perché deluso dalla politica, dai suoi passaggi macchinosi, spesso incomprensibili, e dai tempi biblici nelle decisioni». Parola più parola meno... la musica non cambia sullo spartito di Montecitorio. Il Dottore, da oggi Onorevole Cittadino, ha sottratto tempo all'azienda e alla famiglia, impegnandosi nella cosa pubblica come solo i grandi imprenditori sanno fare. Ma, prima di farsi stritolare dagli ingranaggi perversi di Palazzo, ha scelto di sopravvivere... Chapeau!

Torniamo ai gioielli di casa Azimut e della grande rentrée al Nautico di Genova. Che, come abbiamo accennato, è un ritorno in grande stile. A cominciare da Azimut Fly 72', o più semplicemente la rivoluzione 3.0 di Azimut Yachts, un concentrato di eleganza e di tecniche costruttive d'avanguardia. Scafo e coperta sono infatti realizzati totalmente in infusione di Vtr mentre la tuga e il fly sono in fibra di carbonio puro. Questa scelta genera un 30% di peso in meno, maggiori superfici calpestabili e più ampie volumetrie interne mantenendo lo stesso dislocamento dei modelli concorrenti nella stessa categoria. È proprio il designer, Stefano Righini, a sintetizzare il lavoro compiuto sul concept di questo nuovo modello: «Il nuovo Azimut 72'Fly - ama sottolineare Righini - è stato disegnato con due obiettivi ben precisi: ottenere la più ampia volumetria interna possibile nel rispetto degli standard ergonomici ed esaltare la luce sia nel salone sia sottocoperta senza pregiudicare la vivibilità degli spazi esterni».

Sull'altro fronte, i saloni autunnali hanno confermato la ripresa. «È così - dice Giovanna Vitelli - Abbiamo respirato un'aria diversa rispetto al 2014. Cannes, è risaputo, è un salone che parla più lingue... e ha portato risultati concreti, mentre a Montecarlo, solito ritrovo di broker, quest'anno abbiamo rivisto anche i clienti finali. Benetti ha presentato tre barche, una più bella dell'altra, tre stili diversi e con finiture al top. Tanto che a bordo c'era un gran fermento di giurati (armatori super partes ), deputati a scegliere le imbarcazioni da premiare con gli ambiti World Superyacht Awards. Devo dire che la qualità delle nostre barche è stata recepita. E i premi fanno bene...».

Allora facciamo un «salto» a Genova: «Mi ha fatto piacere sentire parlare tanto italiano a Cannes - conclude Giovanna Vitelli - Di buon auspicio anche per il Salone Nautico di casa. Trovo giusto che il nostro gruppo sia presente. Convinta come sono che un'azienda non partecipa a un salone per ragioni politiche, ma esclusivamente commerciali. E noi abbiamo investito anche su Genova. Nel 2014 il mercato dormiva ancora e quindi abbiamo scelto di non esserci. Vorrei sottolineare, tuttavia, come il nostro gruppo vanti una crescita stabile. E senza investitori stranieri.

L'unico socio italiano di minoranza, non ha investito per risanare l'azienda, ma su nuovi prodotti».

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