Cronache

Al Bano si schiera con Salvini: "Ci vuole ordine nell'ondata di migranti"

Il cantante Al Bano Carrisi parla di politica e di Matteo Salvini: "Mi piace, sta mantenendo il programma annunciato in campagna elettorale"

Al Bano si schiera con Salvini: "Ci vuole ordine nell'ondata di migranti"

Al Bano Carrisi e Matteo Salvini sono stati immortalati qualche giorno fa al Viminale. Entrambi sorridenti, promuovevano il vino italiano presso imprenditori cinesi. Il cantante ha fatto "da mediatore" all'incontro, un modo per favorire i vini italiani. E non solo quelli prodotti da Albano, ma tutti. E quella vicinanza tra il cantante e il leader della Lega ha fatto parlare molto. Normale sia così: ministro dell'Interno attaccato da più parti uno, popolarissimo artista il secondo.

Oggi, in una intervista a La Verità, Al Bano Carrisi torna a parlare del suo rapporto con la politica, di Salvini e - soprattutto - di migranti. Nella polemica tra il leader del Carroccio e Claudio Baglioni, il cantante si è schierato contro il collega e a favore del ministro. "Noi scappavamo da un destino che sembrava ineluttabile: la vita dei nostri genitori - dice - Io quella vita non la volevo fare. Una volta sentii mia madre dire che in tutto l' anno si erano spaccati la schiena per 800.000 lire lorde. Si faceva la fame". Oggi, invece, "ci vuole un po' d'ordine con questa ondata di migranti. Non solo per noi, ma anche per loro. Scappano da una morte sicura per affrontarne un'altra quasi sicura. Chissà che cosa promettono a questi poveri emigranti che attraversano i Balcani, lo stretto di Gibilterra e il Mediterraneo. Vogliono una nuova vita e spesso trovano la morte. L'Europa deve intervenire unita: l'Italia non può farsi carico da sola di questa emergenza. Pensiamo a quello che è successo in Siria. L'Isis tagliava le teste ai civili e nessuno interveniva. Abbiamo lasciato uno spago troppo lungo a quella situazione".

C'è un motivo se Al Bano apprezza Salvini. "Mi sembra che stia mantenendo il programma annunciato in campagna elettorale - spiega a La Verità - Ha trasformato la Lega in un partito nazionale. Non ho mai fatto parte di un partito sebbene abbia ricevuto tante proposte. La politica non è il mio forte". Al Bano aspetta di vedere la "reazione degli italiani" al processo contro il leghista sul "caso Diciotti" e non si sbilancia su chi ha votato (e voterà) alle elezioni. Parla di Craxi, Andreotti e Berlusconi come "grandi politici" e del suo rapporto artistico con Putin.

Di certo Al Bano non ha paura di dire come la pensa.

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