Cronache

Bari, accoltellato nel Cara: eritreo è in fin di vita

Operato d'urgenza, è stato colpito all'addome da un connazionale

Bari, accoltellato nel Cara: eritreo è in fin di vita

La storia si ripete. Dopo la tragedia nel ghetto di Rignano Garganico del 27 luglio scorso in cui, dopo una lite, ha perso la vita un cittadino maliano di 34 anni per mano di un cittadino ivoriano 26enne, un altro immigrato, ospite del Cara di Bari, sta combattendo tra la vita e la morte. Si tratta di Teweldebrhan Kahsay, cittadino eritreo di 43 anni colpito all'addome con un coltello da un 45enne suo connazionale, Rezene Tekeste.

Dissidi interni alla comunità pare siano stati il movente che, nella notte tra ieri e due giorni fa, ha fatto scoppiare la rissa conclusa con l'accoltellamento.

I carabinieri in servizio nel centro di Bari-Palese hanno arrestato subito l'aggressore e recuperato il coltello con il quale Tekeste ha colpito Kahsay. Quest'ultimo, soccorso subito dagli operatori del 118, ora è ricoverato nell'ospedale San Paolo dove è stato operato d'urgenza.

Non è il primo caso di violenza nel centro per i richiedenti asilo situato nella base dell'Aeronautica militare del capoluogo pugliese che ospita fino a 1500 persone. Una vera e propria cittadina per gli immigrati, aperta nel 2008.
Una sorta di microcosmo fatto di tende adibite a case (c'è anche una palestra per allenarsi).

Un 'paese' in cui, certo, non mancano le tensioni fra immigrati, anche se la violenza non è mai giustificabile.

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