Cronache

Bari, mamma picchia l'insegnante che ha rimproverato sua figlia

Solo i carabinieri sono riusciti a placare l'ira della mamma che ha preso a schiaffi l'insegnante, rea di aver rimproverato sua figlia

Bari, mamma picchia l'insegnante che ha rimproverato sua figlia

Si è avventata sull'insegnante e non si è fermata fino all'arrivo dei carabinieri. "Non la passerai liscia, ti faccio fuori", sarebbe stata la minaccia rivolta dalla mamma alla donna, colpevole di avere rimproverato sua figlia per il comportamento inopportuno tenuto in classe. "Le ha tirato uno schiaffo e fatto volare gli occhiali - raccontano i colleghi della docente a Repubblica - Com'è possibile che un genitore riesca ad arrivare al secondo piano della scuola senza essere fermato?".

Un altro caso di aggressione ai danni degli insegnanti si è registrato a Bari, nell'istituto San Giovanni Bosco del quartiere Libertà. Prima le urla. Poi la mamma è venuta alle mani, mandando al pronto soccorso una giovane insegnante della scuola media. Soltanto una settimana prima i carabinieri di Putignano avevano individuato tre persone, responsabili di avere picchiato il preside di un'altra scuola media, che provava a mediare per risolvere un litigio tra ragazzini avvenuto davanti ai cancelli.

Secondo quanto riferiscono i colleghi, l'insegnante era intenta a spiegare in inglese alcuni passaggi della lezione agli alunni stranieri, quando una ragazzina non avrebbe gradito il rimprovero della docente, desiderosa di ottenere maggiore tranquillità in aula. Colta di sorpresa dalla reazione dell'alunna, la professoressa avrebbe chiamato il 118, in preda a un malore. Immediata la reazione della studentessa, che avrebbe accusato a sua volta sintomi da stato di ansia e allertato subito la mamma. Di lì a poco è avvenuta l'aggressione.

L'insegnante ha preferito evitare di sporgere denuncia, ma i carabinieri vogliono vederci chiaro e ricostruire la dinamica, visto che non si tratta del primo caso in cui i familiari riescono a fare irruzione a scuola e aggredire docenti e dirigenti, in servizio come pubblici ufficiali.

Commenti