Cronache

Bari "disperde" i migranti: no al "villaggio dei profughi"

Accordo tra Comune e Prefettura perché i profughi non siano tutti nella stessa zona, ma redistribuiti tra i quartieri in base alla densità demografica

Bari "disperde" i migranti: no al "villaggio dei profughi"

A Bari hanno detto “no” ai migranti concentrati in un'unica zona in città. Con un accordo tra Prefettura e Comune di Bari, come si legge sul sito www.borderline24.com, gli immigrati saranno distribuiti sul territorio seguendo le regole imposte dall’Anci e dal ministero dell’Interno, ovvero in base al numero di residenti delle singole aree e non in un’unica zona.

Tutto è nato circa un anno fa quando, con una delibera del Comune, si sarebbe disposto il trasferimento nelle nuove abitazioni (la cui costruzione fu finanziata con un milione e 100mila euro dal ministero dell'Interno) dal III Municipio San Paolo-San Girolamo (il quartiere preso in considerazione dall'Amministrazione cittadina) ai container in Largo Mohamed Taher Pacha, zona nei pressi della Fiera del Levante e del Coni. La decisione alzò un polverone: i cittadini temevano per l'incolumità di mamme e bambini che frequentano la zona.

Tutto questo creò già un anno fa una crepa nella maggioranza di centrosinistra del Comune di Bari. Ci furono forti polemiche verso quel “villaggio dei migranti” dove sarebbero stati trasferiti i cento extracomunitari accampati nel capannone dell'ex Set al quartiere “Libertà”, vicino alla Fiera del Levante. Da un lato la maggioranza che avrebbe voluto accogliere gli immigrati in uno spazio più vivibile, dall'altro chi, invece, si opponeva “non per razzismo, ma perché" si diceva necessario "un progetto ben preciso”.

“Quei ragazzi non hanno mai creato problemi a nessuno, scappano dalla guerra e dalla fame. Se protestano perché stanno nelle tende è comprensibile. Chiederò ai consiglieri e ai cittadini del quartiere San Girolamo di incontrare queste persone, capiranno che non fanno male a nessuno.” Queste le parole del sindaco Antonio Decaro un anno fa a ilGiornale.it. Parole che, però, oggi suonano come una beffa.

Quei container, come si legge sempre su borderline24, saranno acquistati dal Comune per un milione e 600mila euro e saranno, successivamente, affidati alla Prefettura, che potrà utilizzarli come vuole. In attesa che l’accordo venga messo in pratica, i migranti rimarranno temporaneamente a Villa Ata a Palese, la loro sede attuale, dove sono stati trasferiti lo scorso aprile in seguito allo sgombero dell’ex Set in via Brigata Regina.

Così in Largo Mohamed Taher Pacha, l’egiziano di origine turca fondatore, ironia della sorte, dei Giochi Mediterraneo non cambierà nulla.

Commenti