Cronache

A Bari le tasse si potranno pagare con ore di lavoro a favore della città

Dopo Milano, il capoluogo pugliese mette a disposizione dei cittadini uno strumento “alternativo” per le tasse comunali a partire dal 2017. E’ il “baratto amministrativo”

A Bari le tasse si potranno pagare con ore di lavoro a favore della città

Si chiama “baratto amministrativo” e in Italia si pratica già a Milano. Ora anche Bari si doterà di questo strumento alternativo per pagare le tasse comunali, rendendosi utili alla comunità. Chiunque, residente a Bari, abbia un debito fiscale, per l’anno in corso, non inferiore a 300 euro, può decidere di pagare attraverso interventi di “pulizia, manutenzione, abbellimento di aree verdi, piazze e strade o di decoro urbano, di recupero e riuso di aree e beni immobili inutilizzati". In questo modo sarà possibile avere esenzioni o riduzioni delle tasse. Il provvedimento, che partirà dal 2017, è manovra tributaria dell’amministrazione Decaro. In via sperimentale, ha una dotazione iniziale di 110 mila euro.

Nel Comune guidato dal centrodestra non ci saranno graduatorie in base al reddito Isee, pertanto tutti potranno accedere al “baratto amministrativo” scegliendo liberamente di poter “pagare” le proprie tasse in ore di lavoro gratuito a favore della città. I redditi minimi saranno requisito preferenziale ma non esclusivo. L’iniziativa serve anche a responsabilizzare sul lavoro chi usufruirà della misura fiscale. Infatti, il mancato rispetto per tre volte del calendario delle attività stabilito dagli uffici comunali, senza motivo giustificato, farà decadere automaticamente dalla partecipazione al progetto, senza che l'intervento compiuto fino a quel momento possa essere riconosciuto come credito.

I beneficiari dovranno essere maggiorenni, residenti a Bari e titolari della posizione tributaria; non potranno partecipare cittadini che hanno un contenzioso con il Comune o che abbiano precedenti penali legali a reati di mafia o terrorismo. Il “baratto amministrativo” non si rivolge solo ai semplici cittadini, ma anche a soggetti giuridici come associazioni o comitati. Ogni ora prestata sarà quantificata nella tariffa di 10 euro (9 per il tributo e un euro per gli oneri assicurativi).
“L’iniziativa promuove la partecipazione alla valorizzazione del bene pubblico e concilia l’obbligo del pagamento delle imposte comunali con le disponibilità economiche del nucleo familiare, per assicurare allo stesso, la possibilità di preservare le proprie risorse per i bisogni primari” ha spiegato in un’intervista l’assessore comunale al Bilancio e ai Tributi, Dora Savino.

Insomma Bari si appresta alla sfida fiscale e di cittadinanza.

I risultati saranno interessanti perché faranno capire quanto il rispetto di vecchie e nuove regole penetri nella coscienza dei cittadini.

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